Mira, automobile brucia nella notte: si sospetta un incendio doloso

L’episodio alle tre del mattino, tra venerdì e sabato. Intervenuti i carabinieri. Le indagini sul proprietario della Fiat 500 e sulle telecamere presenti in zona

Giacomo Costa
Indagini in corso dei carabinieri
Indagini in corso dei carabinieri

L’automobile di pattuglia ha notato la luce che riempiva il parcheggio, il fumo che si alzava dai margini della strada e che attraversava l’orizzonte, nero e denso anche nel buio della notte.

E la verifica tempestiva è stata provvidenziale: sono stati proprio i carabinieri i primi a domare le fiamme, i loro sforzi subito raddoppiati da quelli dei vigili del fuoco chiamati sul posto dalla centrale del 112.

Scongiurato il rischio che il fuoco si allargasse alle altre auto e alle case, vicinissime, resta però il giallo sulle cause dell’incendio: il rogo che la scorsa notte è divampato nel vano motore di una Fiat 500 in via Palladio, a Mira, non sarebbe infatti stato figlio di un cortocircuito, piuttosto il risultato di un atto deliberato, su cui ora sono in corso tutte le indagini del caso.

Gli uomini dell’Arma hanno visto il fuoco intorno alle tre della mattina, tra venerdì e sabato, nel corso di un servizio di controllo del territorio: in questi giorni il presidio delle forze dell’ordine lungo le strade della Riviera (così come nel Portogruarese) è stato intensificato su richiesta della prefettura veneziana, che con un recente comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha stabilito di mettere in campo maggiori risorse a contrasto dell’ondata di furti che aveva travolto le zone della provincia più favorevoli alle azioni dei ladri.

La pattuglia che la scorsa notte stava attraversando via Palladio, invece, ha finito per risolvere un diverso tipo di problema.

Le fiamme che hanno divorato la 500 avrebbero potuto raggiungere anche le altre vetture parcheggiate, ma se fosse passato troppo tempo i danni avrebbero potuto estendersi ai palazzi a bordo strada. Resta da chiarire l’origine del fuoco: nonostante sia partito tutto dal cofano i militari al momento escludono una causa accidentale, come un cortocircuito, e sospettano invece che si sia trattato di un incendio doloso.

Due, allora, le piste d’indagine: da una parte sono subito scattati i controlli sul proprietario della Fiat, che però risulterebbe incensurato e non avrebbe quindi motivo di sospettare ripercussioni da parte di qualche malvivente. L’altra possibilità di chiarimento dipende dalle telecamere della zona, che l’Arma sta setacciando in cerca di immagini che possano fare luce sulla vicenda.

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