Mira, comunali in sciopero Servizi fermi per due ore

L’adesione alla protesta dei 130 dipendenti del municipio ha sfiorato il 100% «La macchina amministrativa non funziona, il sindaco nega il confronto»
Di Alessandro Abbadir

MIRA. Un’adesione di quasi il 100% e tanta rabbia ieri fra gli oltre 130 dipendenti del Comune di Mira che per due ore, dalle 9 alle 11, hanno incrociato le braccia. Inevitabili i disagi per l’utenza, vista la sospensione dei servizi. Davanti al municipio, per le vie del paese e al mercato rionale del giovedì erano molti i cartelli contro la giunta comunale "Riorganizzazione non significa confusione", "Ripresa immediata delle trattative sindacali", "Riorganizzazione del lavoro, più servizi ai cittadini". I dipendenti comunali hanno sfilato per le vie del paese e hanno fatto volantinaggio fra la cittadinanza. Nelle scorse settimane avevano indetto lo stato di agitazione astenendosi dall’effettuare gli straordinari. «Abbiamo avuto», spiega Giancarlo Da Lio, segretario della Flp Cgil, «un’adesione allo sciopero quasi totale. Certo esiste in ogni organizzazione di lavoro chi non aderisce mai ad alcuna protesta nonostante ne vada dei propri interessi, ma stavolta l’adesione è stata di quasi il 100%. Siamo pronti a continuare la protesta se il sindaco Maniero e la sua giunta non apriranno al confronto».

«Diciamo basta a un atteggiamento che offende la dignità professionale e personale», spiegano i dipendenti nel volantino diffuso ieri mattina al mercato rionale in Riviera Silvio Trentin, «i cittadini devono sapere che non ci sono inadempienze da attribuire ai lavoratori e alle lavoratrici ma continui cambiamenti organizzativi, che ormai non si contano più, senza tenere conto dei tempi, degli spazi, delle competenze e dei costi. I servizi sono forniti solo grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori, considerata la carenza di organico ormai cronica. I cittadini devono sapere», continuano nel volantino i sindacati, «che i lavoratori sono stanchi di questa indifferenza da parte dell’amministrazione, che scarica responsabilità ad altri». Insomma, fanno capire i dipendenti (del municipio uffici decentrati ma anche di farmacie e mense) che i problemi della giunta che governa da quattro anni non possono essere più addebitati agli errori delle vecchie amministrazioni. I lavoratori hanno anche mal sopportato in questi anni le esternazioni del sindaco Alvise Maniero, che aveva affermato di aver aperto stanze del Comune chiuse da anni e che ora insieme con la giunta «stava spalando letame». Lo stato di agitazione permane, i sindacati e le Rsu attendono una risposta in tempi brevi. Nessun commento sullo sciopero da parte del Comune.

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