Minori in coma etilico salvati in ospedale
CAORLE. Tre minori sono stati portati in ospedale in poche ore perché intossicati dall’alcol: un ragazzino danese di 15 anni a Caorle e altrri due minori a Castelfranco, un ragazzo e una ragazza di Chioggia, quest'ultima abbandonata dai suoi “amici” quando è crollata a terra, priva di sensi.
Nel primo caso il ragazzino danese deve ringraziare la prontezza degli operatori del villaggio Pra' delle Torri, tra Lido di Altanea e Duna Verde di Caorle che lo hanno soccorso attorno alle due di notte di lunedì 3. Il minore è stato poi preso in consegna dagli operatori sanitari del Suem 118 di Caorle e trasferito in ospedale a San Donà di Piave per le cure del caso. L'ospedale lo ha rilasciato dopo un'ora, secondo la versione fornita dalla direzione del villaggio, e all'alba è potuto tornare nel camping dove potrà continuare le sue meritate vacanze.
Un episodio che si verifica proprio mentre è in corso il dibattito sulla chiusura del locale Cocoricò, dopo la morte per uso di ecstasy di un 16enne umbro. Ma senza andare troppo lontano due domeniche fa a Lignano Sabbiadoro, nel piazzale della discoteca Kursaal si era sentita male per lo stesso motivo una 16enne di Fontanafredda, poi ripresasi e dimessa dall'ospedale di Latisana. Per una serata di sballo basta poco.
Lunedì preoccupazione anche a Montebelluna per un minorenne in coma etilico al pomeriggio, una minorenne in stato confusionale alla sera. Il primo episodio poco dopo le 17, in via Manzoni, una delle strade del salotto cittadino. Un minorenne ad un certo punto è crollato a terra. Troppo alcool in corpo nonostante l'età non consentisse di dargli da bere alcolici.
Verso le 21.30 altra situazione critica, questa volta di una ragazzina di Chioggia, minorenne pure lei, in viale della Vittoria. Pronunciava frasi sconnesse, si sdraiava a terra, poi si rialzava. Diceva di avere 27 anni ma la faccia dimostrava che di anni ne aveva molti di meno. «Era fatta del tutto», dice un testimone, «era assieme ad altri che poi la hanno abbandonata lì e se ne sono andati. Diceva frasi senza senso, non era in sé, lo si vedeva da come si comportava». La ragazza è poi risultata essere una minorenne che si era allontanata da casa ed era in stato confusionale. Una volta risaliti alla identità della ragazza, residente a Chioggia, i carabinieri hanno contattato la famiglia e i genitori sono arrivati a Montebelluna a riprenderla per portarla a casa.
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