Minorenne scomparso stazioni passate al setaccio
I carabinieri che si occupano della scomparsa dello studente polacco dello Stefanini stanno passando al setaccio tutti gli impianti di videosorveglianza delle stazioni ferroviarie non solo di Venezia. Infatti gli investigatori controllano anche le registrazioni delle stazioni che si trovano lungo il tracciato disegnato dagli agganci dello smartphone alle celle telefoniche. Un tracciato che porta a nord e che si è interrotto in Valpolicella. Un lavoro certosino che per il momento non ha fornito alcun elemento utile a ritrovare il giovane. Per il momento del ragazzo nessuna traccia.
Jakub Andrzej Fender, 17 anni, sparito da Mestre lunedì scorso, era arrivato in Italia due mesi fa con un programma di Intercultura, ospite di una famiglia, ed era iscritto allo Stefanini. Per ora nessuna traccia di lui e del perché si sia allontanato.
In questo momento i carabinieri della compagnia di Mestre che si stanno occupando del caso non escludono alcuna ipotesi proprio per la mancanza di elementi che possano far propendere per una pista al posto di un’altra. Quindi il ragazzo può essersi allontanato spontaneamente da Mestre come pure costretto a farlo da qualcuno.
Di sicuro il ragazzo uscito di casa per recarsi alla scuola di italiano è arrivato a piazzale Roma. Ricostruzione fatta grazie a testimonianze e ad elementi tecnici. Era la tarda mattinata di lunedì. Da questo momento il presunto viaggio del ragazzo, o meglio del suo cellulare, è ricostruito tecnicamente seguendo gli agganci fatti dall’apparecchio alle varie celle.
Stando a questa ricostruzione il ragazzo o il suo cellulare sarebbe salito su un treno diretto a nord. Infatti percorsi e tappe disegnano un tragitto che va verso il Brennero. Lo stesso ultimo aggancio fatto dal telefonino ad una cella della Valpolicella, in provincia di Verona, conferma questo. Cella che copre pure la vicina linea ferroviaria che corre lungo la Val d’Adige, e porta al Brennero. Il segnale è stato registrato nella serata di lunedì. Poi basta, il telefonino non ha più dato segni di vita. Molto probabilmente perché si è spento. Infatti il ragazzo non aveva il caricabatteria con sé.
Sentiti dai carabinieri i compagni di classe dello Stefanini si sono detti stupiti del fatto che il ragazzo sia sparito. Raccontano di un giovane tranquillo che non aveva mai detto di non trovarsi bene a Mestre. Tanto che loro non vedendolo a scuola avevano semplicemente pensato che fosse malato. (c.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia