«Ministro un veneziano metropolitano»

Zanonato nel governo Letta, via libera da Confindustria, Confcommercio e Cisl. Nel Pd Casson è titubante sulla fiducia
Di Mitia Chiarin
27/04/2013 Roma, Quirinale, il presidente del consiglio designato scioglie la riserva. Nella foto Giorgio Napolitano Enrico Letta
27/04/2013 Roma, Quirinale, il presidente del consiglio designato scioglie la riserva. Nella foto Giorgio Napolitano Enrico Letta

VENEZIA. «Flavio Zanonato ministro dello sviluppo economico è una grandissima notizia. Gli ho già inviato i miei auguri e sono contento che sia stato nominato ministro un veneziano metropolitano». Luigi Brugnaro, presidente di Confindustria Venezia è tra i primi a commentare, giocando sull’idea di metropoli tra Venezia e Padova, il nuovo governo di Enrico Letta. «Ora serve una riforma elettorale vera e provvedimenti per il rilancio dell’economia, a partire dai pagamenti alle imprese. Enrico Letta lo conosco bene, è una brava persona . Se al suo fianco c’è Alfano significa che c’è un accordo per affrontare questa crisi». Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Venezia e Veneto è sulla stessa linea: «Non conosco tutti i ministri ma voglio essere ottimista. Quella di Zanonato è una grande scelta e so che farà bene. A lui chiedo di eliminare la burocrazia, togliere i costi del fare impresa, lavorare sul credito alle aziende e consentire davvero di fare impresa liberamente». Lino Gottardello, segretario della Cisl: «Mi ha sorpreso la nomina di Zanonato, una ottima scelta per il Nord Italia. In ministeri chiave ci sono altre personalità importanti come Emma Bonino. Con l’accordo dei tre partiti, ci sono le condizioni per fare bene evitando le elezioni anticipate. Certo, hanno una agenda piena di urgenze da affrontare come il credito alle imprese».

Interviene anche il sindaco Giorgio Orsoni: «Mi congratulo con il presidente del Consiglio Enrico Letta per essere riuscito a determinare una nuova squadra di governo alla quale auguro il massimo successo in quelle azioni oggi indispensabili al Paese». Orsoni è soddisfatto delle nomine di due sindaci: Zanonato e del Rio, presidente dell’Anci: «Una scelta che dimostra quanto i sindaci possano essere importanti per impostare una nuova politica per il Paese portando l’esperienza maturata a contatto diretto con i problemi dei cittadini e del territorio». Bene, dice Orsoni, la separazione di Funzione Pubblica e Autonomie local, per dare «la giusta rilevanza al disegno di riforma degli Enti locali». Tanti i commenti dai partiti. In casa Pd la soddisfazione per la nomina di Zanonato è evidente: «Quello formato da Letta», dice il vicapogruppo del Pd alla Camera Andrea Martella, «è l'unico governo possibile nello stato di emergenza e nella situazione eccezionale in cui ci troviamo. E' un mix azzeccato di figure di rilievo prese dalla società italiana, con attenzione alle donne, all'esperienza dei sindaci e con un tasso di rinnovamento della politica molto significativo». Ed è certo: il Pd garantirà appoggio al nuovo governo. Ci pensa il senatore Felice Casson a ricordare che nel partito esiste un fronte del dissenso: «Sono all’estero, commenterò i nomi quando avrò chiaro il programma e questo vale anche per Zanonato. Dissidente, io? Non ho detto nula», dice l’ex magistrato. Il plauso di Michele Mognato: «Quella di Zanonato è una grande scelta, la migliore, Avrà un compito difficilissimo e dovremo tutti aiutarlo. Questo governo, comunque, è un calice amaro da bere, una responsabilità che bisogna assumersi». Pierpaolo Baretta è sereno: «Un buon governo: innovativo e competente, nato per durare. La sfida che lo attende è grande, ma ce la può fare. Lavoro e crescita sono le priorità». Per il Pdl parla il senatore Mario Dalla Tor: «Le capacità singole sono da misurare sul campo ma il mix della lista appare buono. Bene la nomina di Zanonato, sarà il difensore della piccola e media impresa veneta». Il deputato leghista Emanuele Prataviera avverte: «Bene Alfano ma Zanonato saprà fare bene in un ministero così importante? Noi la fiducia la daremo solo se questo governo darà risorse ai territori». Infine la Civica per Monti. Enrico Zanetti: «Un governo costruito con criteri e personalità tali da confermare una volontà di durata adeguata rispetto agli obiettivi riformatori che si prefigge».E Andrea Causin: «Un governo di prima linea e con grandi qualità. Zanonato da ministro saprà fare molto bene».

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