Minaccia la ex, condanna ridotta
Le aveva puntato una pistola clandestina, tre anni e otto mesi
SPINEA. La Corte di Cassazione “sconta” la pena a Nicola Nalin, pregiudicato 49enne di Spinea, per le minacce alla ex compagna con una pistola Smith & Wesson modello 380 clandestina. Era il 3 agosto 2014. In primo grado, Nalin era stato condannato a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni con rito abbreviato. La Corte d’Appello aveva ritoccato la pena a 4 anni, 1 mese e 4 giorni di reclusione, accogliendo l’appello dell’imputato. Ora la Cassazione ha ulteriormente ridotto la condanna: 3 anni, 8 mesi e 4 giorni come ha stabilito la prima sezione penale con la sentenza che è stata pubblicata nei giorni scorsi. Lo “sconto” stabilito dalla Cassazione è frutto del riconteggio delle pene in relazione ai reati contestati a Nalin e al calcolo degli aumenti di pena per la continuazione. A ricorrere ai giudici della Suprema Corte era stato personalmente l’imputato.
Nalin era accusato di minacce e porto e detenzione della pistola, munita di puntatore laser, e con un caricatore con cinque cartucce. La matrice dell’arma, tuttavia, era abrasa. In una calda serata di agosto, Nalin con un’altra persona era entrato in una pasticceria in piazza Santa Bertilla, accomodandosi a un tavolino dove erano già seduti una donna - la sua ex compagna - i figli minori e un amico di lei. La situazione era degenerata in fretta: erano partiti insulti e minacce rivolti alla donna e al suo accompagnatore. Oggetto della lite, i vecchi problemi sentimentali tra Nalin e la sua precedente compagna. Nalin era riuscito a far allontanare l’accompagnatore, poi aveva estratto la pistola, puntandogliela alla gola. Il tutto davanti alle poche persone terrorizzate che erano rimaste in pasticceria. Proprio loro avevano chiamato i carabinieri che un’ora dopo avevano arrestato Nalin, nel frattempo allontanatosi dal locale.
Rubina Bon
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