Minaccia il vicino di casa con la sciabola

Momenti di tensione in un condominio tra Dese e Marcon. Sequestrata l’arma usata per l’apertura dello champagne 

MESTRE. Da tempo è diventata una moda e non c’è matrimonio o altra cerimonia che non preveda il momento della sciabolata: l’apertura dello spumante o dello champagne con un colpo di sciabola secco sul collo della bottiglia. Una sciabola che tuttavia – se usata come in questo caso in modo improprio – può essere causa di guai, tanto da obbligare i poliziotti a metterla sotto sequestro.

È quello che è accaduto nella notte tra sabato e domenica quando gli agenti delle volanti sono intervenuti, verso l’1.40, per dirimere una delle tante lite tra vicini in via Pialoi, tra Dese e Marcon. Liti di quelle che poliziotti e carabinieri conoscono bene: gli inquilini del piano di sopra fanno troppo rumore, quegli altri parcheggiano in modo che nessun altro riesce a passare, e dalle parole ai fatti

È andata così anche l’altra notte, solo che a un certo punto, durante la lite, è spuntata la sciabola. Poiché voleva dormire ed era infastidito dal rumore che proveniva dall’appartamento vicino al suo, dove stavano festeggiando, ha bussato alla porta per chiedere agli inquilini di abbassare il tono della voce e fare meno rumore. L’inquilino richiamato al rispetto delle regole condominiali, appassionato sommelier, non ha però gradito l’invito al silenzio ed è uscito brandendo una sciabola da sommelier minacciando il vicino di casa. Forse si è trattato solo uno scherzo di cattivo gusto, fatto che sta il condomino minacciato si è spaventato di brutto, ha fatto una veloce retromarcia e si è rinchiuso in casa. Ha preso poi in mano il telefono e ha chiamato la polizia.

Sul posto sono intervenuti prontamente gli agenti delle volanti che hanno bussato alle porte di entrambi i litiganti, hanno cercato di ricostruire quanto successo e infine hanno sequestrato la sciabola per il suo improprio e denunciato il proprietario per il reato di minaccia aggravata. La lite tra vicini quindi adesso si sposterà dal pianerottolo di casa nelle aule di un tribunale.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia