Minaccia il cliente con un fucile rubato. Arrestato barista

Tensione sempre più alta nei locali di Marghera. I carabinieri circondano e ammanettano il titolare del "Bar Centrale"
MARGHERA. La tensione nei bar della piazza a Marghera sta salendo a livelli sempre più allarmanti. Dopo la rissa e la chiusura per 15 giorni del bar "Good Side, quello di giovedì è stato un pomeriggio animato per i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Mestre, che sono intervenuti presso il bar “Centrale” di via Rizzardi a Marghera arrestando in flagranza di reato per detenzione e porto abusivo di arma, minacce, ricettazione e percosse il proprietario, un cittadino cinese.
 
I fatti sono avvenuti attorno alle 14 quando alcuni avventori del frequentato bar chiamavano il 112, riferendo che all’interno del locale c’era una furibonda lite tra un avventore ed il proprietario, che brandiva un fucile.
 
L’operatore della centrale operativa attivava immediatamente il dispositivo di emergenza, facendo confluire in zona le pattuglie più vicine le quali, circondato completamente l’obiettivo entravano nel bar, immobilizzando immediatamente i soggetti coinvolti nella lite, sorprendendo proprio il titolare cinese del bar, Li Genbao, 51enne, mentre minacciava con il fucile un avventore nigeriano col quale aveva appena avuto una scazzottata.
 
Subito appariva chiaro che la lite era avvenuta per futili motivi, ma entrambi venivano immediatamente bloccati e posti in condizione di non poter reagire, con la messa in sicurezza dell’arma, un fucile con canna mozza carico e perfettamente funzionante.
I carabinieri, riportata la calma, procedevano quindi alle perquisizioni del locale e dell’abitazione dell’uomo per riscontrare l’eventuale presenza di altre armi, rinvenendo nella disponibilità del cinese anche una pistola anch’essa perfettamente funzionante, un centinaio di munizioni sia per fucile che per l’arma corta ed un grosso coltello da caccia, tutti illegalmente detenuti.
 
Dagli approfondimenti sulle matricole delle armi si appurava altresì che esse erano tutte di provenienza illecita risultando rubate fuori Regione in due differenti colpi.
 
Il soggetto è stato quindi accompagnato in caserma e sottoposto alle operazioni di identificazione e quindi dichiarato in arresto e tradotto in carcere, mentre le armi sono state sequestrate dai Carabinieri e verranno restituite a breve ai legittimi proprietari.
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia