Minaccia il cliente con il fucile: arrestato

In carcere un 51enne cinese, titolare del “Centrale” di via Rizzardi. Sequestrate munizioni, armi e un coltello rubati
La miccia sarebbe stata la richiesta di un caffè e, forse, qualche parola di troppo, in un probabile contesto di ruggini precedenti. Quello che è successo dopo all’interno del bar “Centrale” in via Rizzardi a Marghera è stato degno di un Far West: dopo una scazzottata con il cliente, il barista cinese ha tirato fuori un fucile carico e glielo ha puntato contro, minacciandolo. Nascosti tra il bar e l’abitazione, l’orientale aveva la disponibilità di armi e coltelli. Tutti rubati. Per questo Li Genbao, 51anni, è stato arrestato dai carabinieri, su disposizione della pubblico ministero di turno Paola Tonini, con le accuse di detenzione e porto abusivo d’arma, minacce, ricettazione e percosse. Per il cinese si sono aperte le porte del carcere di Santa Maria Maggiore, in attesa questa mattina di comparire davanti alla giudice per le indagini preliminari Roberta Marchiori per l’udienza di convalida dell’arresto. L’indagato potrà dare la propria versione dei fatti, chiarendo i motivi per cui è scoppiata la rissa e sperando così in una riduzione della misura cautelare in attesa della prosecuzione delle indagini.


Il parapiglia è scoppiato alle 14 di giovedì. Alcuni avventori del bar “Centrale” hanno chiamato il 112 spiegando che all’interno del locale era in corso una rissa che vedeva contrapposti da un lato il titolare cinese del locale, dall’altro un cliente nigeriano, riferendo che l’orientale aveva impugnato il fucile per aggredire e minacciare l’africano. Il militare della centrale operativa ha attivato immediatamente il dispositivo di emergenza, facendo confluire nella zona di via Rizzardi le pattuglie del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Mestre più vicine. È stata questione di minuti: circondato completamente l’obiettivo, i militari hanno fatto irruzione nel locale e immobilizzato le due persone coinvolte nella lite, mettendole così nelle condizioni di non poter reagire. Il barista cinese è stato sorpreso mentre stava minacciando il cliente con il quale poco prima aveva avuto una scazzottata. I militari hanno proceduto quindi alla messa in sicurezza del fucile con canna mozzata che è risultato carico e perfettamente funzionante.


Riportata la calma all’interno del bar “Centrale”, i carabinieri hanno avviato la perquisizione del locale e dell’abitazione del cinese alla ricerca di altre armi. Un sospetto, quello dei militari, che si è rivelato fondato: sono stati trovati nelle disponibilità del barista cinese anche una pistola funzionante, un centinaio di munizioni sia per fucile che per arma corta e un grosso coltello da caccia, tutti illegalmente detenuti.


Dagli approfondimenti sulle matricole delle armi, i militari hanno appurato che si trattava di oggetti di provenienza illecita, risultati rubati fuori regione in due differenti colpi.


Il cinese è quindi stato portato in caserma e sottoposto alle operazioni di identificazione, prima di essere dichiarato in stato di arresto. Le armi sono state sequestrate e verranno restituite ai legittimi proprietari.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia