Minaccia di morte l’ex fidanzata e prende a pugni il padre di lei
Picchia il padre della sua ex, minaccia lei e la famiglia di morte - «Sparo a te e ai tuoi genitori, sai che ho la pistola» - obbligando la ragazza, ventenne, terrorizzata, a cercare rifugio a casa di alcuni conoscenti per trovare un po’ di tranquillità.
Minacce ritenute attendibili in un contesto molto delicato, tanto che nella notte tra mercoledì e giovedì i poliziotti della volanti hanno deciso di entrare in azione con una perquisizione a casa del ragazzo, 21 anni, che abita nel quartiere San Marco, a Mestre, alla ricerca dell’arma. I poliziotti hanno effettivamente trovato una pistola che si è però rilevata essere una pistola ad aria compressa, carica di pallini. Ciò non ha evitato al 21enne di venire denunciato per lesioni - a causa dell’aggressione al padre della sua ex - e per minacce aggravate e molto probabilmente a suo carico arriverà presto un provvedimento di non avvicinamento alla casa della ragazza. Dopo la rottura della relazione tra i due giovani non accettata da lui, i rapporto sono precipitati due giorni fa quando il padre della ragazza, intervenuto dopo che per l’ennesima volta il ventenne si era fatto vivo da lei, ha ricevuto una serie di pugni in volto. Costretto a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale di Mestre per le cure mediche, è stato dimesso con una prognosi di 40 giorni, quanti ne bastano alla polizia per poter procedere d’ufficio alla denuncia per lesioni.
Un episodio che non ha fermato il 21enne che ha telefonato a casa della sua ex minacciando di morte lei e i suoi genitori. Minacce che hanno seriamente preoccupato la giovane dal momento che più di una volta lui le aveva confidato di possedere una pistola - tra l’altro senza precisare che si trattava di una pistola ad aria compressa - e almeno in una occasione gliela aveva mostrata. Minacce di morte che, dopo aver raccolto la denuncia dei genitori, hanno spinto i poliziotti della squadra Volanti a intervenire d’urgenza per evitare che il comportamento del ragazzo potesse ulteriormente degenerare. Così, poche ora dopo le minacce al telefono, è scattata la perquisizione a casa del ragazzo. Intanto la sua ex, che sta cercando di uscire da questo brutto incubo, trascorrerà un periodo lontana dalla propria abitazione, alloggiando a casa di alcuni conoscenti presso i quali si sente sicura. In attesa di poter tornare a casa senza l’incubo di trovarsi ancora una volta il suo ex fuori della porta di casa, ad aspettarla.
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