Minaccia di darsi fuoco a San Pietro

Clamorosa protesta di Gaetano Ferrieri di Dolo, che voleva parlare con il Papa e chiedere asilo politico al Vaticano
Di Alessandro Abbadir
Le forze dell'ordine bloccano uno dei due uomini che hanno minacciato di darsi fuoco vicino al colonnato di San Pietro, 11 febbraio 2014. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
Le forze dell'ordine bloccano uno dei due uomini che hanno minacciato di darsi fuoco vicino al colonnato di San Pietro, 11 febbraio 2014. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

DOLO. Un “forcone” di Dolo ieri a Roma ha inscenato una protesta clamorosa: ha minacciato di darsi fuoco in piazza San Pietro. Si tratta di una vecchia conoscenza politica in Riviera del Brenta, è Gaetano Ferrieri, ex Idv, un tempo sindacalista del settore informatico e alla fine attivista del comitato “9 dicembre”. Ieri Ferrieri, reggendo in mano una bottiglia con benzina e un accendino ha inscenato insieme a un suo amico un’altra protesta plateale. Ferrieri era più che determinato e ha detto che avrebbe messo in pratica le sue minacce se qualcuno delle istituzioni non fosse andato ad ascoltarli. I due chiedevano addirittura asilo politico al Vaticano e poter parlare con Papa Francesco.

«Non c'è lavoro, non ti danno la casa, non ti danno niente, chi non paga le tasse è un parassita, mandiamoli a casa. I miei cinque figli se mi vedono fare questo lo fanno pure loro, è una vita di merda». Con queste parole anche l’altro forcone, Salvatore, di Brescia, ha minacciato di darsi fuoco sempre all'interno del colonnato di piazza San Pietro. A quel punto è scattata la morsa delle forze dell’ordine sia vaticane che italiane. L’area in cui si trovano è infatti zona extraterritoriale. Gli agenti con grande abilità hanno immobilizzato e bloccato i due uomini che minacciavano di darsi fuoco in piazza San Pietro. Con un blitz gli è stato impedito di darsi fuoco utilizzando delle coperte. I due sono stati presi in consegna dalla polizia.

Ferrieri e il compagno di protesta sono stati portati all'Ispettorato di pubblica sicurezza del Vaticano e presi in consegna dalla forze dell’ordine italiane. Mentre venivano portati via a forza dalla piazza, alcuni sostenitori della protesta hanno inveito contro la polizia. I due lunedì scorso avevano partecipato alla protesta dei forconi davanti a Montecitorio e si erano poi asserragliati nella chiesa Santa Maria in Aquiro. Contro l’azione di Ferrieri arriva la scomunica ufficiale del portavoce del movimento. «Chi ha tentato di darsi fuoco al Vaticano», si è affrettato a dire il leader del Movimento, Danilo Calvani, «non ha niente a che fare con il Coordinamento 9 dicembre. Probabilmente si tratta di esponenti di un gruppo che autonomamente ci ha appoggiato, ma non appartengono al nostro coordinamento». Anche a Dolo gli ex compagni dell’Idv prendono le distanze «Ferrieri?», dice Michele Lionetti dell’Idv, «sono anni che non ha più la tessera del partito».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia