Minacce e progetto Terme Oggi il giorno della verità
CAORLE. MInacce, oggi è il giorno della verità. Infatti alle 18 è convocato in municipio il consiglio comunale con al primo posto dell’ordine del giorno le comunicazioni all’assemblea del sindaco Luciano Striuli. Si attende finalmente di conoscere i particolari sulle minacce che il sindaco avrebbe ricevuto in merito al progetto Villaggio delle Terme, un insediamento da 240 mila metri cubi di carattere residenziale turistico. Un progetto che è entrato nel Pat, il piano di attuazione territoriale, approvato dalla Provincia. Un progetto però al centro di forti tensioni politiche sfociate nel rimpasto della maggioranza che sostiene Striuli, il quale ora può contare solo su un consigliere in più della minoranza. Una situazione politica, quindi, molto delicata ed è per questo che il consigliere di opposizione Marco Favaro non esclude che oggi Striuli possa dare le dimissioni. Favaro con il collega Alessandro Borin sono i due consiglieri che avrebbero ricevuto minacce per non cambiare il progetto sulle Terme. «È stato il sindaco ad informaci delle minacce che riguardavano anche me e Borin»,ha spiegato Favaro, «io personalmente non ne ho ricevute ma credo al sindaco e comunque hanno sortito l’effetto voluto».
Infatti il progetto delle Terme, risalente al 2007, era al centro di un contenzioso politico con la minoranza che chiedeva una revisione dell’opera soprattutto per cercare di diminuire la cubatura prevista.
«Eravamo pronti a entrare in maggioranza», ha rivelato Favaro, «e il sindaco aveva sottoscritto una serie di misure che avevamo chiesto ma proprio al momento della firma ci ha spiegato che non poteva toccare il progetto Terme perché aveva ricevuto delle minacce personali ma anche dirette a me a al consigliere Borin. Così», ha raccontato ancora Favaro, «abbiamo deciso di restare all’opposizione e di denunciare pubblicamente quanto accaduto».
Marco Favaro è stato ieri a Mestre tra i relatori alla presentazione del rapporto "Camorra e cemento: il Veneto orientale", l'ultimo dossier curato dall'Osservatorio ambiente e legalita' di Venezia, promosso dal Comune di Venezia e Legambiente di cui scriviamo nell’articolo a fianco.
L’ex consigliere dei Verdi di Caorle assieme all’assessore all’ambiente di Venezia Gianfranco Bettin, ha denunciato il «quadro allarmante della cementificazione che ha subìto negli anni tutto il litorale. Una cementificazione che ha riguardato tutti gli angoli di pregio della nostra costa». Inoltre Favaro ha sottolineato come a Caorle ci sia poca comprensione del fenomeno . «Qualcuna pensa», ha concluso Favaro, «che denunciare le minacce significa mettere in discussione il buon nome di Caorle».
Giulio De Polo
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