“Mille occhi sulla città” oggi summit in municipio
“Mille occhi sulla città”, oggi il primo incontro in municipio tra le guardie giurate e l’amministrazione comunale per fare il punto della situazione. Il protocollo, già sottoscritto con questore e prefetto, sarà applicato anche a San Donà per arginare l’ondata di microcriminalità che, a ritmi alterni, si abbatte sul territorio. Ne fanno parte, tra le altre e secondo le prime anticipazioni, società quali Axitea, che ha un notevole numero di auto e pattuglie già a disposizione, i Rangers del gruppo Bertolli, che arriveranno anch’essi a San Donà, quindi Civis, Cds, Serenissima. Oggi saranno tutte in Comune con i rispettivi referenti a discutere il progetto di sicurezza che verrà realizzato sul territorio del Basso Piave.
L'obiettivo è quello di collaborare con le forze di polizia, carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, e segnalare ogni avvenimento sospetto. Le guardie giurate sono sempre sul territorio con le loro pattuglie e controllano i beni privati, ma l’obiettivo è di coinvolgerle anche in un complessivo controllo della città e del vasto territorio. Gli agenti privati delle società, se dovessero vedere persone sospette o comunque rilevare situazioni di pericolo durante i loro giri di controllo, dovranno immediatamente informare la centrale della loro società di riferimento che, a sua volta, sarà in contatto con le forze dell'ordine preposte a garantire la sicurezza dei cittadini.
Sempre nella giornata di oggi, il sindaco, Andrea Cereser, incontrerà i carabinieri di San Donà per un altro sopralluogo al comando di polizia locale dove sono state appena date alle fiamme da mani ignote tre auto del comando e un mezzo dei messi comunali. Un episodio che ha sconvolto la città e lasciata sgomenta l’opinione pubblica, non certo abituata a simili attentati incendiari. Le indagini sono ancora in corso e i carabinieri ne discuteranno con Cereser. Hanno ascoltato le prime testimonianze in via Ungheria Libera, richiesta l’autorizzazione per esaminare le celle telefoniche e rintracciare eventualmente qualcuno, attraverso i telefonini, che si trovasse sul posto tra le tre e le quattro di notte senza motivo giustificabile. E poi, esaminato con cura atti e contravvenzioni elevate, per capire se qualcuna di questa possa aver scatenato una reazione incontrollata sfociata in vendetta contro il corpo della polizia locale.
Giovanni Cagnassi
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