Mille chilometri in bici per ricordare Santiago
NOALE. «We ride for Santiago». Corriamo per Santiago. Sarà la scritta che accompagnerà Stefano Berto e altri tredici amici del Mountain Bike Team (Mtb) di Noale nel Cammino di Santiago. Stefano Berto è il papà di Santiago, che lo scorso 24 febbraio morì a soli 8 anni in un incidente stradale sulla Noalese a Briana. Santiago e Santiago, come il nome del piccolo, come Santiago di Compostela, la città spagnola nota per il suo santuario e per il cammino, percorso ogni anno da migliaia di pellegrini.
Due destini che da domani inizieranno a intrecciarsi, perché il gruppo, condotto da papà Stefano, inforcherà la bicicletta e via per i quasi 1000 chilometri che separano la spagnola Roncisvalle, a pochi passi dalla Francia, sino a Compostela. Tra loro ci sarà anche un pompiere volontario che quel lunedì 24 febbraio accorse sul luogo dell’incidente e vide quel piccolo ormai esanime.
«Già nel 2000», spiega Stefano Berto, «feci il Cammino di Santiago e quest’anno si era pensato di rifarlo, anche per i 25 del Mountain Bike Team. Poi in inverno è successo quello che è successo è abbiamo deciso di tornarci. In soli tre giorni abbiamo riempito i due pullmini che ci porteranno a Roncisvalle». Le biciclette sono state benedette nei giorni scorsi dal parroco di Moniego, don Francesco Guarise, e il gruppo ha già in mano la Credenziale, il vero documento del Cammino. Si tratta di un cartoncino piegato a fisarmonica, dove mettere ogni giorno due o tre timbri che attestino l’avvenuto pellegrinaggio. E il primo porta il nome di Moniego. «L’obiettivo è fare 170-180 chilometri al giorno», continua Stefano Berto, «anche se ci saranno momenti dove correremo di più e altri di meno. Di certo dovremmo arrivare lì entro il 3 settembre perché il ritorno è fissato per il giorno seguente». Dormiranno negli ostelli o, mal che vada, nelle tende e nel sacco a pelo. Tutto per Santiago, fino a Santiago. A sei mesi esatti da quel maledetto giorno, la ferita è ancora aperta, anche se il nonno che era alla guida dell’auto, ed era rimasto ferito, si sta riprendendo. I compagni di scuola dell’elementare Cesare Battisti di Moniego avevano lanciato in aria dei palloncini in ricordo del piccolo e poi era stato piantato un ulivo nel giardino.
Alessandro Ragazzo
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