Migranti, situazione al collasso nessun edificio da requisire

Riunione del Comitato provinciale per la sicurezza: il prefetto evidenzia che non esistono strutture per creare centri di prima accoglienza e fa un appello ai sindaci per avere mediatori culturali

Sicurezza nei comuni dove sono ospitati i migranti, sette sindaci della provincia dal prefetto. E mentre questi vengono rassicurati sul fatto che i profughi non creano problemi sul loro territorio, dall’altra emerge che la situazione accoglienza in Veneto e a Venezia è al collasso: nessuna disponibilità di strutture per creare hub, nessun edificio pubblico da requisire e pochi comuni disposti a ospitare migranti. L’incontro di ieri in Prefettura era inserito in una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Nella riunione di ieri e in quella del giorno prima del tavolo regionale sui migranti, si sono presi in considerazione vari aspetti, oltre a quello della sicurezza. Tra questi quello dell’ulteriore quota aggiuntiva di profughi assegnata al Veneto e alle altre Regioni. Al riguardo, è stata riconfermata l'applicazione del criterio di riparto proporzionale alla popolazione residente in ciascuna provincia. Ad eccezione delle province di Belluno e Rovigo, che hanno raggiunto le loro rispettive quote, rimangono notevoli difficoltà per le altre province in ordine alla disponibilità di alloggi per i migranti. È stata ribadita la strategia dell'accoglienza diffusa sul territorio per piccoli gruppi, la quale è, peraltro, legata all'attivazione di ulteriori disponibilità di alloggi da parte sia di enti, sia di organismi del privato sociale, laico o religioso, sia di operatori alberghieri.

Durante le due riunioni è stata rilevata inoltre l'inesistenza o l'indisponibilità, pressoché totale, di edifici pubblici inutilizzati. Edifici quindi che possano essere requisiti per ospitare i migranti eventualmente anche per realizzare uno o più centri hub di portata regionale. Cioè strutture per ospitare nelle prime ore, dopo il loro arrivo, i profughi.

Per quanto concerne l’identificazione dei migranti, il prefetto Domenico Cuttaia ha ribadito ai sindaci che le questure stanno provvedendo all'identificazione dei migranti al momento del loro arrivo sul territorio provinciale. Il prefetto di Venezia ha inoltre rivolto un appello ai Comuni per collaborare con le questure e mettere a disposizione i mediatori culturali per informare correttamente i migranti sulle procedure che li riguardano per chiedere l’asilo per motivi umanitari.

Per quanto concerne infine l’assistenza sanitaria è stato preso atto della predisposizione, da parte delle strutture sanitarie, dei protocolli e delle misure preventive e di intervento a tutela della sanità pubblica.

Carlo Mion

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