Migranti al residence, una nuova protesta
ERACLEA. Migranti al residence Mimose, ancora una mattinata di protesta. Sono dovuti intervenire nuovamente i carabinieri, dopo che già lo avevano fatto lunedì, per calmare gli animi di alcune decine di stranieri che continuano a protestare per i tempi di rilascio dei permessi di soggiorno e l’accoglimento della protezione internazionale.
Ieri mattina i pochi turisti e ospiti rimasti, quindi i residenti, ormai esasperati, hanno assistito all’ennesimo manifestazione promossa dagli ospiti del residence messo a disposizione da un imprenditore di Verona alla cooperativa Solaris di Carpi. In mattinata, dopo che i militari dell’Arma avevano già bloccato sul nascere la sommossa, è arrivato anche il direttore della cooperativa Stefano Fuso che ha parlato con i giovani per cercare di calmarli. Fortunatamente non ci sono stati problemi particolari, né ferimenti o danneggiamenti, ma resta il fatto che i migranti sono in forte tensione, attendono ormai giugno delle novità dopo tante promesse, vorrebbero andarsene, ma ancora non possono, per non diventare a tutti gli effetti dei clandestini ed essere rispediti a casa.
In questo clima, i proprietari di immobili nel residence temono per il loro futuro e quello dei loro appartamenti che, oggi come oggi, sono di fatto in messo a un campo per migranti. Una situazione di difficile soluzione, vista la disponibilità data dall’imprenditore veronese, anche perché l’emergenza arrivi è ben lontana dall’essere risolta.
Forse solo l’arrivo dell’inverno e del freddo potrà, se non fermare almeno rallentare il flusso migratorio, per riprendere puntuale con la bella stagione. (g.ca.)
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