Migranti a Brondolo, residenti in rivolta

Chioggia. Trenta richiedenti asilo saranno ospitati in una palazzina di via Gradenigo. Il sindaco: «Spostati dal Bragosso»
CHIOGGIA. Tensioni a Brondolo per la notizia dell’arrivo di 30 migranti in una palazzina privata di via Pietro Gradenigo. I residenti, poco più di 500 anime, non vogliono ospitare altri migranti, oltre ai 40 già sistemati da un po’ di tempo in alcuni appartamenti di via Papa Giovanni XXIII, perché temono problemi di ordine pubblico e sicurezza. Si è già costituito un comitato che ha dato il via a una raccolta firme per opporsi. La notizia è confermata dall’amministrazione comunale che precisa che non si tratta di migranti in più, ma di parte di quelli ospitati al Bragozzo a Sant’Anna, e che il rapporto è gestito direttamente dai privati con la Prefettura, esulando da qualsiasi competenza comunale. Immediate le reazioni politiche con Lega e “Chioggia è libera” che ritengono che il nuovo arrivo creerà sicuri problemi. «Siamo molto preoccupati», spiega Romeo Conselvan, residente in via Gradenigo, «la nostra è una comunità piccola, tranquilla e affiatata. Già l’arrivo di alcuni migranti sistemati negli appartamenti di via Papa Giovanni ha creato dei problemi, figurarsi se ne arrivano altri 30. Saliremo a 60-70 migranti su una realtà di 500 persone. Quando l’accoglienza non è supportata poi da una gestione adeguata, succede che queste persone si ritrovano con nulla da fare tutto il giorno e temiamo problemi di ordine pubblico. Noi diciamo no e siamo pronti a organizzare manifestazioni pubbliche per farci sentire. Siamo già partiti con una raccolta firme e siamo stati in Questura per capire meglio quello che succederà».


Dal Comune non trapelano particolari dettagli se non la precisazione che non si tratta di una quota aggiuntiva di migranti, ma di una parte di quelli già presenti in città e che l’accoglienza è gestita direttamente dai privati. «A noi risulta che saranno spostati 15 migranti del Bragozzo», sostiene il sindaco Alessandro Ferro, «non abbiamo competenza, ma faremo tutte le verifiche di carattere urbanistico edilizio per vedere la regolarità dei permessi». Rassicurazioni che non convincono l’opposizione. «Siamo in balia degli eventi», commentano il consigliere della Lega, Marco Dolfin, e la consigliera di Chioggia è libera, Romina Tiozzo, «arrivano migranti, forse già la prossima settimana, non sappiamo da dove, da chi saranno gestiti e cosa faranno. Ci sono giovani coppie di Brondolo che hanno appena acquistato casa che sono intimorite e altri che stanno costruendo che temono di non vendere più. Questa non è accoglienza, è più simile allo smistamento di pacchi umani e non va bene. L’amministrazione comunale ci aveva assicurato che con l’adesione allo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ci sarebbe stato un controllo degli arrivi e delle partenze e tutto sarebbe passato per il vaglio del Comune. Nulla di più falso, siamo ancora alla gestione Cas (centri di accoglienza straordinaria) e il Comune non ha potere alcuno. I residenti sono preoccupati e hanno ragione».


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