Migrante ustionato, ma è un’esercitazione
JESOLO.
Un’esercitazione tanto perfetta da sembrare vera. Domenica mattina davanti alla spiaggia della Croce Rossa di Jesolo in via Levantina alcuni cittadini intenti a passeggiare intorno alle 11.30 hanno dato l’allarme via Facebook e in poco tempo il tam tam in rete ha fatto il resto.
Quello che hanno visto era impressionante: un uomo, extracomunitario, che crollava sulla sabbia coperto da ustioni, soccorso dai volontari e militari della Croce Rossa, con tanto di donne terrorizzate che piangevano. Tanto calati nella parte, e ben truccati, da sembrare veri. E, infatti, l’allarme ha fatto il giro della città fino ad arrivare alle forze di polizia.
Ieri è stato definitivamente chiarito che si trattava di una esercitazione nell'ambito di un workshop organizzato dalla Croce Rossa del Veneto. All’interno della struttura di via Levantina, che sarà a quanto pare messa all’asta per la vendita definitiva, sono ancora ospitati una cinquantina di “dublinanti”, ovvero migranti che in forza degli accorti di Dublino sono stati rimandati nel Paese in cui sono sbarcati per la prima volta, essendo ancora in difetto dei documenti nei Paesi in cui si sono trasferiti.
Troppo facile pensare che uno di loro si fosse realmente ustionato. Nessuno era informato dell’esercitazione in corso a quell’ora di domenica mattina, quando la spiaggia si stava riempiendo dei primi pendolari in passeggiata o intenti a prendere il sole. «Ci spiace aver creato allarme», spiegano i responsabili della Croce Rossa, «il malinteso è sorto perché l’esercitazione è stata svolta vicino alla spiaggia, pur su un’area privata di nostra proprietà e qualcuno ha pensato che fosse davvero accaduto qualcosa di grave».
Giovanni Cagnassi
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