Migliaia di gru cenerine in formazione sopra i cieli di Mestre e di Venezia

In tanti mercoledì attirati dal tipico baccano del richiamo, hanno immortalato gli stormi composti da migliaia di uccelli che si spostano in perfetta sincronia, danzando nel blu 

Marta Artico
Foto claudia Loschi
Foto claudia Loschi
Foto Claudia Loschi
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Spettacolo unico quello di mercoledì, quando in tanti hanno alzato la testa, attirati dal baccano delle gru in volo, nelle loro splendide formazioni.

Foto Claudia Loschi
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In tanti hanno immortalato il passaggio degli uccelli dal volo maestoso, caratterizzato da movimenti lenti e potenti con le e con il collo e le zampe visibilmente protesi.

«Ne saranno passate almeno 15mila solo tra le 14 e le 16» racconta un abitante «rimasto ad osservarle finchè potavo le viti»

Foto Claudia Loschi
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«Stanno facendo il cosiddetto passo pre riproduttivo» spiega l’ornitologo Alessandro Sartori, «significa che finita la stagione fredda si stanno trasferendo nei luoghi di nidificazione principalmente paesi scandinavi e Russia. Ne abbiamo viste migliaia anche sopra Marghera. Quella di oggi (mercoledì 27 febbraio) dopo i giorni di pioggia e di brutto, è stata una finestra meteo perfetta per le migrazioni di uccelli»

Difficile avvistarle a terra, quando riposano, più facile riconoscere dal baccano gli stormi che si muovono nelle famose formazioni a V o per linee oblique.

Il passaggio segnato dai tipici richiami di volo, come solo loro sanno fare.

Le gru sono passate sopra i cieli del Veneto, non solo a Venezia, ma in tutta la provincia, anche a Treviso ne sono state immortalate tantissime in rotazione, perfette come orologi svizzeri, protese verso la nuova meta.

Avvistamenti, insomma, un po’ dappertutto. Da Jesolo a Scorzè, dal Piave fino a Padova.

 

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