Migliaia di barche in Bacino la magica Notte di Venezia
Stasera fuochi anche a Pellestrina, Asseggiano, Favaro e Malcontenta Attese in città 150 mila persone, i passaggi sul ponte votivo sarano “contati”
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 16.07.2016.- Inaugurazione ponte Votivo, Preparativi Redentore.
La Notte famosissima. Da secoli i veneziani rinnovano il loro voto al Cristo Redentore, in segno di ringraziamento per la fine della pestilenza del 1575. Due anni di morbo si portarono via allora un terzo della popolazione. Una pestilenza terribile, a cui fece seguito quella del 1630, che portò all’edificazione della Basilica della Salute. La nuova «peste» oggi si chiama degrado e assedio turistico. Più ancora dell’acqua alta, le legioni di nuovi invasori che arrivano da tutto il mondo minacciano la sopravvivenza di una città fragile che ha resistito per secoli nella sua bellezza. Nella trasformazione che accelera, con i residenti che calano e i negozi che spariscono, le case che lasciano posto a hotel e affittacamere, la festa del Redentore è ancora uno dei punti fermi per i veneziani.
Festa «venezianissima», che i turisti possono ammirare ma che resta soprattutto autentica festa di popolo. Le famiglie si ritrovano sull’acqua, si mette il vestito della festa a
tope
e sampierotte ,si aprono terrazze e altane con i palloncini colorati.
Si comincia stasera alle 19, con l’apertura del ponte votivo galleggiante che collega Santo Spirito alla Giudecca. Dopo la benedizione del patriarca Francesco Moraglia, i fedeli potranno attraversarlo fino a lunedì mattina. Traffico delle navi sospeso e deviato per Marghera, linee di vaporetti e GiraCittà ridotte e spezzate in due. Per stasera sono attese in città almeno 150 mila persone. Sarà una delle giornate a bollino rosso, e per la prima volta i passaggi sul ponte votivo saranno «contati» e poi messi a confronto con quelli registrati dalle telecamere a piazzale Roma. Esperimenti che saranno poi estesi anche ad altre giornate di massimo afflusso.
Garage già pieni ieri pomeriggio a piazzale Roma e Tronchetto, treni straordinari. Molti arriveranno in barca, anche dal litorale, da Chioggia e dall’estuario. Il popolo delle barche aspetterà in Bacino l’arrivo dei fuochi d’artificio, previsto per le 23.30. Decine di migliaia di persone affolleranno case, palazzi e terrazze per godersi uno spettacolo unico al mondo. Una tradizione che resiste e non è ancora stata trasformata in «evento» ad uso turistico. Fuochi e riflessi magici, cibi della tradizione come sarde in
saor
, anatra arrosto, bigoli in salsa, anguria. La gente si godrà lo spettacolo pirotecnico anche dalla piazza e dalle rive, dove però gli ingressi sono stati contingentati e le misure di sicurezza inasprite. Vietato l’uso delle bottiglie in vetro e la somministrazione di bevande alcoliche.
Anche quest’anno, come succede da quando è arrivata la nuova amministrazione guidata da Luigi Brugnaro, il Redentore sarà «diffuso». Non più soltanto festa veneziana, con spettacoli pirotecnici anche in terraferma. Alle 23.30 fuochi anche ad Asseggiano, Favaro, Malcontenta e Pellestrina.
Lo spettacolo principe però resta quello del bacino. Quaranta minuti di emozioni e i fuochi sparati da cinque pontoni galleggianti dagli esperti ingegneri della ditta Parente.
Domani giornata dedicata alle regate dei campioni e dei giovanissimi e la sera celebrazione solenne al tempio palladiano del Redentore, alla Giudecca (ore 19) alla presenza delle autorità cittadine.
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