Migliaia di abbracci in piazza. Tam tam in rete per la festa

Domenica 30 marzo appuntamento in piazza Marconi a Jesolo: un abbraccio per ritrovare fiducia

JESOLO. «Io abbraccio te, tu abbracci me. E se siamo anche solo in duecento a scambiarci abbracci, uno per uno, fa un totale di 39.800 strette. Ma saremo molti di più e faremo diventare Jesolo la città dell’abbraccio». Paolo De Grandis, dj rodigino di Delta Radio, se l’è inventata proprio bella per coinvolgere il popolo di Facebook (e non solo) nell’impresa di dare vita ad un evento che faccia davvero incontrare in modo ravvicinato gli utenti della rete, “amici” per affinità di web eppure allo stesso tempo lontanissimi ed estranei, isolati dietro al proprio Pc, tablet o iPhone.

L’evento di Paolo vuole trasmettere energia positiva, il piacere del contatto («ma niente che sfoci in avances sessuali» avverte) e la riscoperta del gesto più istintivo e naturale con cui si accoglie l’altro con reciproca fiducia.

L’appuntamento è per domenica 30 marzo dalle 16.30 alle 18.30 in Piazza Marconi a Jesolo Lido: “Abbraccio te, abbraccia me”è l’invito a tenersi stretti l’un l’altro (o l’altra, anche bambini, anziani, nessun limite d’età) almeno venti secondi o più. Tanta è la durata richiesta ad un abbraccio forte e sincero, affinchè il nostro corpo rilasci una sostanza chimica, l’ossitocina, che ci fa abbondonare con più fiducia nelle braccia di chi ci sta stringendo.

«Ho fatto una serie di verifiche, e non mi risulta che in giro ci siano iniziative analoghe continuative, significative», dice De Grandis, «Sporadicamente lo hanno fatto degli studenti di Mantova, si trovavano in una cinquantina e si abbracciavano tra loro e poi tutti a casa. Anche a Potenza c’è qualcosa di simile, giovani che si incontrano nel corso principale e si abbracciano per pochi minuti. Ma Jesolo è un’altra cosa, è una lido che richiama milioni di turisti ogni anno e che potrebbe diventare, con questo primo evento, la vera città dell’abbraccio. Un’ipotesi che è molto piaciuta ai rappresentanti del Comune che ho incontrato per avere la piazza a disposizione».

Gli abbracci jesolani potrebbero ripetersi ad ogni cambio dell’ora legale. Tra il 29 e il 30 marzo le lancette dell’orologio, infatti, si sposteranno 60 minuti avanti e già nell’aria si avvertirà il “solletico” della primaverà che ben dispone gli animi. «L’invito è di venire in quanti volete, con chi volete, e di portare anche una merenda al sacco. Se pioverà , ma speriamo davvero di no, gli abbracci sono rimandati alla domenica successiva», sottolinea il dj, «Non ci scambieremo gesti frettolosi, ma abbracci veri e prolungati. Sarà una vera festa». E ogni festa che si rispetti ha un sottofondo musicale: in Piazza Marconi, mentre ci si butterà tra le braccia di amici o di sconosciuti, si ascolterà il sound anni ’80-90 dei Pop Heart. E sarà duopo abbracciare anche i musicisti.

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