“Mici del Forte”, indagano i vigili di Mestre, verifica su maltrattamenti e furti

MESTRE. Indagine sui gatti dell’associazione “I mici del Forte”. A condurla la polizia locale che da dicembre sta verificando una serie di ipotesi di reato: invasione di terreno pubblico con scasso; maltrattamento di animali; uso improprio di medicinale veterinario; minacce; prelievo indiscriminato di colonia felina; e furto di felino. Al centro delle verifiche Andrea Venerando, responsabile dell’associazione.
L’indagine emerge in seguito all’interrogazione del consigliere Cinque Stelle Davide Scano che chiedeva se corrispondeva al vero il fatto che ben otto agenti della polizia locale, coordinati dal commissario Gianni Franzoi, si erano attivati per ore nel cercare il gatto perso dal consigliere fucsia Matteo Senno. Indagine e furto del gatto di Senno si sono intrecciati e hanno creato un po’ di confusione sull’utilizzo degli uomini della polizia locale.

Comunque sia l’indagine è nata dopo alcune segnalazioni di cittadini sui gatti raccolti dall’associazione in diversi punti della città, tra cui anche all’interno del monastero delle suore di clausura di via San Donà. Qui c’era una colonia non indifferente di gatti che poi è finita, tra le proteste di tanti abitanti, al forte.
A fine dicembre Franzoi e un collega si recano al forte per verificare se le segnalazioni erano frutto di accuse gratuite oppure l’associazione finita nel mirino delle denuncie stava commettendo reati, tra cui quello di aver prelevato, senza titolo, una colonia di gatti e di averne rubati altri. E naturalmente i vigili cercano il legale rappresentante dell’associazione. Non lo trovano e lo invitano a chiamare in comando.
Nel pomeriggio al forte si recano Matteo Senno e il padre perché dicono di aver visto il loro gatto, di cui avevano denunciato il furto, nelle gabbie dell’associazione. Siccome c’era una denuncia bisognava avvisare un organo di polizia quando, come avviene sempre ciò che è stato rubato viene ritrovato, altrimenti resta nell’elenco delle cose non ritrovate. Quando i Senno si presentano al forte e vogliono il loro gatto, chi è presente dell’associazione non ci pensa minimamente a restituirlo.
Prima che finisca in rissa interviene una pattuglia dei vigili urbani di Mestre. Viene avvisato il pm di turno. Siccome le parti non sembrano trovare un accordo si sta per arrivare al sequestro del gatto. Ma alla fine il buon senso ha la meglio e il gatto viene restituito ai Senno. Questo non influenza minimamente le indagini sugli altri aspetti della questione che continuano. Per una riorganizzazione interna della polizia locale, ora delle indagini se ne stanno occupando gli agenti del settore ambiente. La polizia locale vuole scoprire soprattutto che fine fanno i gatti e chi prescrive loro le medicine.
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