Michieletto non se ne va Manente: «Si dimetta»

Scorzè, tensione in Consiglio comunale dopo le offese al ministro Kyenge I consiglieri Pd: «Mestriner deve intervenire, faccia come Zaia con Stival»
Di Alessandro Ragazzo
GABRIELE MICHIELETTO elezioni comunali scorzè claudio codato sindaco
GABRIELE MICHIELETTO elezioni comunali scorzè claudio codato sindaco

Slitta alla prossima seduta la discussione della mozione di sfiducia a carico del presidente leghista del Consiglio comunale di Scorzè, Gabriele Michieletto, dopo le gravi offese che ha scritto la scorsa settimana sulla sua pagina Facebook contro il ministro Cécile Kyenge.

Il punto non è stato inserito all’ordine del giorno di ieri sera, anche se la vicenda ha tenuto banco all’inizio della discussione e si è già capita l’aria che potrebbe tirare. Da una parte l’opposizione, Pd, Idv e la lista civica Pizzolato-sindaco, dall’altra la maggioranza, in primis il Carroccio e il sindaco Giovanni Battista Mestriner. Dunque fa ancora discutere la foto uscita sul social network, un orango con scritto «… dice che la signora Cecilia mi somigli. Ma io sono mooolto più bella e simpatica!», facendo riferimento alla questione tra il vice presidente del Senato Roberto Calderoli e il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, paragonato a “un orango”.

Il capogruppo Gianna Manente e Alvise Zanette (Pd) hanno espresso tutta la solidarietà al ministro. «A Daniele Stival, dopo quanto è capitato con la questione Kyenge», riflette Manente, «il presidente della Regione Luca Zaia ha tolto la delega ai Flussi migratori. Mi aspetto che Mestriner faccia un intervento perché Michieletto si dimetta».

Critico pure il capogruppo della civica Pizzolato-sindaco Maurizio Civiero, che ha attaccato l’operato di questo quadriennio di Michieletto. «All’inizio mi aspettavo le sue scuse», dice, «mentre quella “boiata” su Facebook c’è ancora. In questi anni ha fatto il giullare, non ha dato dignità e autorità al Consiglio».

Gennaio Piscopo di Idv ha rimarcato che «non si può lasciare spazio al razzismo».

A difesa di Michieletto si sono schierati i leghisti Giancarlo Gomiero (capogruppo) e Alessia Pamio, mentre Mestriner ha definito la polemica «strumentale». «Si è voluto colpire un avversario politico», aggiunge, «e vediamo sui vostri profili Facebook quanto scritto in passato su Berlusconi». Michieletto cerca di difendersi: «È stata una battuta ironica e non offensiva».

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