Michelle Obama a Venezia: "La città più bella del mondo"

VENEZIA. Alle 19, con un'ora e mezza di ritardo rispetto al programma, Michelle Obama è arrivata a San Marco. Il motoscafo della moglie del presidente Usa era circondato da una ventina di altri motoscafi di polizia, carabinieri, guardia di finanza. C'erano anche un'ambulanza e sei moto d'acqua. Blindatissimo il corteo che ha protetto lady Obama. Il programma prevedeva la visita alla Basilica, quindi a Palazzo Ducale.
L'arrivo di Michelle è stato anticipato alle 18.45 dalla chiusura con le transenne della calle della canonica. Nelle ore precedenti nell'area marciana sono state effettuate le operazioni di bonifica e di controllo da parte delle forze dell'ordine in vista dell'arrivo della first lady statunitense. Tantissimi i curiosi che si sono assiepati dietro alle transenne sperando di vedere la moglie del presidente degli Stati Uniti.
Un coro di una cinquantina di ragazzi di New York in abito bianco ha accolto Michelle Obama in Basilica. Ad accompagnare la first lady, le autorità locali della Diocesi e della Direzione dei musei veneziani. Durante la visita in Basilica, il gruppo di ragazzi stava cantando e Michelle Obama si è soffermata ad ascoltarli. Poi si è avvicinata scambiando alcune battute con i coristi. Quindi la visita a Palazzo Ducale. In tutto un'ora, poi la famiglia presidenziale è andata all'Hilton Molino Stucky per la cena e la notte.
Michelle Obama, le due figlie e la madre sono arrivate a Venezia, provenienti da Milano, nella mattinata di venerdì 19. Alle 12.20 l'Air Force 2 è atterrato sulla pista dell'aeroporto Marco Polo di Tessera. Ad attendere la first lady statunitense, vestita con uno chemisier color corallo, c'erano il prefetto Domenico Cuttaia, il presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, oltre a tantissimi giornalisti e operatori dei media accreditati. Imponenti le misure di sicurezza scattate sin dalla prima mattina allo scalo di Tessera.
Il presidente della Regione Zaia ha salutato Michelle: "Benvenuta nella più bella città del mondo". "Concordo", ha risposto la first lady. "E' un onore per tutto il Veneto", ha ribattuto Zaia. Il neo sindaco Brugnaro, invece, ha accolto la sportivissima Michelle parlandole di basket, sport di cui sia lei, che le figlie e il marito Barack sono molto appassionati: "Benvenuta nella città dov'è nato il basket in Italia. Io ho una squadra di pallacanestro maschile e una femminile". Un siparietto reso ancora più divertente dal fatto che a Brugnaro è stata mostrata una assistente di Michelle gioca come play.
Thanks #MichelleObama to have made room for us in your life. See you in Venice once again soon @MichelleObama pic.twitter.com/g7hSVpbspf
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) 19 Giugno 2015
A Venezia Michelle ha trascorso solo poche decine di minuti. La first lady americana è salita immediatamente in auto verso la base Usa di Vicenza dove era previsto un saluto alla comunità dei militari e della famiglie di stanza alla Guarnigione U.S. Army e poi una tavola rotonda con le future mamme dedicata ai problemi e alle opportunità che si presentano alle famiglie dei militari all'estero. Il ritorno in laguna era previsto verso le 17.30, ma tutto è slittato al pomeriggio inoltrato.
Questa volta, a spanne, non sarà come per George Clooney, le cui nozze, nel settembre scorso, furono disseminate di depistaggi quanto la fiaba di Pollicino. Questa volta la signora fa sul serio: la visita è gestita dal suo staff, l’ufficio stampa, il servizio di sicurezza di 150 persone.
Ogni calle, ogni canale, ogni tetto, lampione, bidone dei rifiuti lungo il tragitto presidenziale sono stati bonificati, a cominciare dall’Hilton Molino Stucky. Porzioni di città saranno chiuse al traffico a partire da oggi pomeriggio, venerdì 19 e fino a sabato notte svelando, ma solo per sommi capi e con una fluttuazione di ore, quello che sarà l’itinerario delle donne Obama nella loro gita di due giorni in laguna.
Itinerario molto classico, logisticamente gestibile e turisticamente basico che inizierà con la visita alla Basilica di San Marco in programma oggi a metà pomeriggio con ingresso dalla porta d’acqua, coro americano in sottofondo e accoglienza del delegato patriarcale don Antonio Senno, dal primo Procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin, da monsignor Antonio Meneguolo e Giannatonio Caputo. A seguire, passando dalla porta interna, giro a Palazzo Ducale dove sono stati lustrati marmi, vetri e argenti per incantare la first lady dopo il pieno di colori e i sapori dell’Expo di Milano.
Lì Michelle Obama ha girato seguita da un corteo di auto, un’ambulanza con medico a bordo e un elicottero sulla testa; qui sarà circondata da una trentina di motoscafi che la renderanno visibile in tutti i suoi spostamenti i quali, proprio per moltiplicare l’effetto sorpresa, stanno cambiando di ora in ora facendo oscillare avanti e indietro, come un mobile di Calder, la tappa alla Collezione Guggenheim. Prevista dopo la Basilica e in virtù della quale per l’intero pomeriggio sarà vietata la sosta di imbarcazioni davanti a Palazzo Venier dei Leoni, la visita tra i tesori di Peggy era in cima ai desideri del first lady, amante in egual misura di Biceps Curl, cibo sano e arte. E infatti sabato mattina sarà ai Giardini di Castello a visitare il Padiglione degli Stati Uniti per poi raggiungere Murano - forse alla fornace di Cenedese - e le altre isole della laguna per un long and happy day away.
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