«Mi butto dalla torre», il sindaco lo salva
SANTA MARIA DI SALA. Ha minacciato di buttarsi di sotto, dopo essere salito sulla torre dell’acquedotto in via Aquileia, alta una quarantina di metri, nella campagna tra Santa Maria di Sala e Veternigo. È stato il sindaco Nicola Fragomeni a convincerlo a desistere e farlo scendere, dopo un paio d’ore di tensione e trattative, con forze dell’ordine e soccorritori schierati a terra. È successo venerdì mattina, dopo le 9.30. L’aspirante suicida è un uomo di mezza età del posto, con diverse vicissitudini alle spalle e colpito da un provvedimento giudiziario di allontanamento da casa, perché ritenuto responsabile di percosse nei confronti dei genitori. Un caso noto ai servizi sociali del Comune e alle forze dell’ordine.
L’uomo non ha mai accettato di aver perso, di fatto, un posto dove stare e così, disperato, ieri ha minacciato di farla finita: si è arrampicato sull’acquedotto dalla scala di servizio, salendo fin sulla sommità della torre e minacciando di buttarsi. Subito sono scattati i soccorsi, allertati da alcuni residenti: sul posto si sono precipitati vigili del fuoco, carabinieri di Mirano e sanitari del 118, con un’ambulanza. Subito avviate le trattative nel tentativo di far desistere dal gesto estremo l’aspirante suicida, che non ha voluto saperne però di scendere e parlare con gli uomini in divisa, chiedendo di confrontarsi con il sindaco.
Fragomeni è arrivato sul posto poco dopo, chiamato dai carabinieri e ha parlato da terra con l’uomo, che conosceva bene, chiedendogli di scendere e assicurando una soluzione rapida e accettabile della vicenda che lo riguarda, senza conseguenze per quanto accaduto. Rassicurato dal primo cittadino, l’uomo ha accettato di scendere al primo livello della torre, poi, ottenuta dal sindaco ogni rassicurazione sul suo destino, si è lasciato aiutare dai pompieri a scendere anche gli ultimi metri con la scala dei soccorritori. «Gli abbiamo assegnato», spiega Fragomeni, «per alcuni giorni un alloggio comunale che teniamo libero per casi di emergenza e l’ho accompagnato, in attesa di una sistemazione definitiva». L’allarme è rientrato all’ora di pranzo.
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