Mezzo milione per abbattere le barriere
In una lettera datata 21 aprile, il sindaco Brugnaro chiede alla Soprintendenza di autorizzare il mantenimento delle rampe sui ponti fino al termine della scuola: tema che sta vivacizzando il dibattito cittadino, dopo che la Soprintendenza ha intimato al Comune di rimuovere le ormai fatiscenti passerelle posate per la Venice Marathon d’ottobre ed autorizzate in deroga fino a marzo.
Tema non nuovo, che si ripropone ogni anno di questi tempi, con associazioni di disabli e comitati cittadini che si mobilitano perché le rampe restino al loro posto: è però evidente che non possono essere quelle della Maratona, non a norma (né come pendenza né per balaustre), mangiate dalla ruggine e di per sé orribili.
Ieri si è svolta un’animata commissione comunale, alla luce di alcune interpellanze e mozioni presentate dal consigliere pd Ferrazzi e dalla consigliera pentastellata La Rocca. Riassumendo: le opposizioni accusano la giunta Brugnaro di aver fatto promesse elettorali, ma di non aver investito un euro sul progetto di abbattimento delle barriere; la giunta parla di necessità di progettare per poi decidere cosa finanziare, con i pochi euro a disposizione, più contributi privati.
I progetti in campo: Zattere, Cannaregio e Riva degli Schiavoni sono le zone sulle quali stanno lavorando i Lavori pubbici. Più il “caso Burano”, dove nei prossimi giorni Insula, finiti i cantieri, dovrebbe smantellare la passerella a raso che ha garantito accesso libero a carrozzine di tutti i tipi verso piazza Galuppi.
«C’è molta sensibilità dell’Amministrazione Brugnaro verso questo punto», sostiene l’assessora ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, «ma bisogna fare i conti con le risorse disponibili: perciò prima progettiamo tutto, vediamo quanto ci costa e poi decidiamo le priorità: se contributi a tanti piccoli interventi o a uno sostanziale. Veniamo da due anni in cui alla voce gli stanziamenti erano zero: noi abbiamo messo 300 mila per Venezia e 200 mila per Mestre».
Nello specifico, quanto alla Zattere un comitato di genitori si è fatto promotore di un progetto di allestimento rampe su quattro ponti, bocciato dalla soprintendenza.
«Avevamo già chiesto che lo facessero insieme ai nostri uffici e lo ribadirò nell’incontro che avrò con loro il 29 aprile», spiega Zaccariotto, «lavorando da soli si rischia solo di perdere tempo. Su questo percorso c’è sensibilità dei privati e anche della politica, con l’interpellanza dell’onorevole Zoggia per reperire fondi: siamo ottimisti».
La Conad si è poi dichiarata pronta a finanziare il restauro del Ponte di Legno (con gradini agevolati) e del ponte Bonaventura (con rampa disabili) a Cannaregio, nei pressi del supermercato.
«Su questo gli uffici hanno quasi ultimato la progettazione», prosegue Zaccariotto, «mentre una famiglia si è detta pronta a trovare sponsor per finanziare nuove rampe sui quattro ponti di riva degli Schiavoni: c’era un vecchio progetto di Insula, ma costava 2 milioni. Troppi. Ci siamo impegnati poi con Burano a presentare un progetto di nuova passerella entro metà maggio: si ucciderebbe l’isola togliendo quella di Insula, senza alternative. Infine, su indicazione del sindaco, gli uffici stanno lavorando a un percorso pedonale agibile dalla stazione a Rialto San Marco, passando per la Strada Nuova». Date certe, per ora, non ce ne sono.
Le opposizioni. Il pd Andrea Ferrazzi ha presentato i risultati di un sondaggio realizzato dai circoli di Cannaregio che hanno individuato 29 piccoli e grandi interventi possibili, per agevolare la circolazione delle persone, che l’amministrazione ha acquisito.
Duro l’attacco della 5stelle Elena La Rocca: «Il sindaco ha fatto campagna elettorale sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma sinora non ha fatto nulla: non sanno neanche a quanto ammonti il 10% dei fondi di urbanizzazione che dev’essere usato a questo scopo, né che per quest’anno ci sono altri 300 mila euro, dopo lo stralcio del ponte del Vin. Bisogna smetterla di fare promesse elettorali e non mantenerle».
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