Metà famiglie senza classe a tempo pieno
SPINEA. Manca una classe a tempo pieno, genitori di nuovo sul piede di guerra. Accade a Spinea all’istituto comprensivo Spinea Uno, dove venerdì c’è stato un incontro tra scuola e famiglie: solo una classe a tempo pieno prevista per il prossimo anno, ma ne servirebbero almeno due. Metà delle famiglie che hanno fatto richiesta sono tagliate fuori.
«Ormai la scuola non è più un diritto», dice la presidente del comitato genitori, Lucia Veccia, «alle famiglie resta l’incertezza di non sapere se i propri figli potranno frequentare una scuola a tempo pieno nella zona dove abitano». Colpa, al solito, dei tagli e della famigerata riforma Gelmini: a Spinea sono 37 le famiglie che hanno richiesto di iscrivere i figli alla classe prima a tempo pieno, istituita alla scuola Goldoni. Per ora l’unica cosa certa è che il plesso ne potrà attivare soltanto una, capace di accogliere appena 20 alunni. Resta in forse, dunque, l’assegnazione della seconda classe per i rimanenti 17 bambini. «È possibile chiamare dei bambini esuberi o eccedenze?», si chiede Veccia, «stiamo parlando della scuola pubblica, di scuola dell’obbligo, di bambini di 3 o 6 anni. Chi ha chiesto il tempo pieno è una famiglia con due genitori che lavorano oppure si tratta di un genitore solo, senza altri aiuti. Possiamo ignorare tutti questi fattori?».
Filippo De Gaspari
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia