Mestre, vandali devastano la sede degli anziani
MESTRE. Porte sfasciate e mobili distrutti. La scorsa notte alle 3 del mattino, ignoti si sono introdotti all’interno dell’auditorium Lippiello in via Ciardi 45, dove si trova la sede degli anziani Solidarietà, che alla Cipressina conta 350 soci. I ladri hanno scassinato ben tre porte d’ingresso. Non riuscendo ad aprire con gli arnesi da scasso che si erano portati dietro - e che poi hanno abbandonato sul luogo del furto - la porta che dava accesso all’ufficio degli anziani, hanno preso un estintore e gettandolo contro la porta hanno fatto un bel buco. In questo modo si sono introdotti e hanno iniziato a rovistare ovunque, aprendo mobili, rompendo qualsiasi cosa trovassero sulla loro strada, sporcando. Il bottino? Trenta euro, tanto possedevano gli anziani della Cipressina, vale a dire il fondo cassa e un Pc portatile, tutti i loro averi.
Forse perché si aspettavano di recuperare un ben più lauto bottino, i vandali si sono accaniti contro la sede, facendo parecchi danni. A contattare le forze dell’ordine alcuni vicini, che attorno alle tre e mezza del mattino hanno visto due uomini incappucciati correre via dall’auditorium. A quel punto è stata chiamata la polizia, che altro non ha potuto fare che constatare il furto. Ieri mattina è arrivata anche la Scientifica, che ha trovato alcune tracce dei malviventi, dalle quali, però, sarà difficile risalire ai ladri. Denuncia già presentata.
«Adesso ci troviamo di fronte a un grosso problema», spiega Michele Guerra del Controllo del Vicinato di zona, «perché la sede va riparata e l’associazione non ha il denaro per rimetterla a posto e ristrutturarla a dovere, speriamo che qualcuno aiuti gli anziani. Quello si potrà fare, è tentare di rattoppare in qualche modo». Prosegue: «Purtroppo la Cipressina è sotto attacco da parte di vandali, malviventi e ladri. Ogni settimana continuiamo a contare gli appartamenti aperti e derubati, dove i lari si sono introdotti all’interno utilizzando sempre lo stesso sistema: rompendo una finestra o facendo un buco da qualche parte per violare la proprietà privata».
E ancora: «La Cipressina attende le telecamere, le ha chieste ma non sono ancora arrivate, sappiamo che sono state deliberate dal comune eppure i lavori non partono». Sull’episodio è intervenuto anche il presidente Gianluca Trabucco, che ieri si è recato in sopralluogo: «Sono sbandati e vandali», spiega, «di certo non sono professionisti visto quello che hanno combinato. Non riuscivano ad aprire la porta interna che separava la stanza più grande dall’ufficio più piccolo dove hanno trovato un Pc, per questo hanno preso l’estintore. Si tratta di episodi che dispiacciono , quando accadono a un’associazione che lavora gratis per le persone ancora di più».
Il presidente della commissione comunale sicurezza, il consigliere Enrico Gavagnin che si occupa del controllo del vicinato, ha annunciato un nuovo incontro con la popolazione sulla falsa riga di quanto fatto in rione Pertini, che verrà organizzato a breve sul territorio, per mettere a fuoco il tema della sicurezza. «E’ un atto meschino di gente meschina», commenta.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia