Mestre, una pallottola disegnata per Brugnaro

MESTRE. Una pallottola, disegnata con il pennarello nero, per il sindaco Luigi Brugnaro. Il graffito è apparso ieri mattina, all’ingresso del civico numero 6 di via Bacchiglione, a due passi dall’ingresso del parco della Bissuola. Il writer, che si è firmato con la tag - come viene chiamato in gergo - Rear (anche se a prima lettura potrebbe sembrare Red), è entrato in azione di notte, e ha usato come tela le scatole d’acciaio a protezione dei contatori. In quello al civico 4 ha disegnato un ragazzo che fa la pipì, e ha lasciato la data: 8 marzo 2017.
Al civico 6, qualche metro più in là, ha disegnato un ragazzo che impugna la pistola, e spara. Nel disegno il proiettile, e la scritta: «Brugnaro, mangiati una» e sotto il disegno della pallottola. Nel terzo, il solito ragazzo stilizzato, e una frase: «Il Bissuola è nostro». Il complesso residenziale preso di mira è di recente costruzione, con ingresso pedonale dai giardinetti che si affacciano sul rettilineo di via Bacchiglione. I condòmini hanno trovato le scritte ieri mattina all’alba, uscendo di casa per andare al lavoro.
Indaga la Digos. L’episodio è stato subito segnalato alle forze dell’ordine, e in particolare alla Digos i cui agenti a metà mattinata hanno fatto un sopralluogo, e scattato le foto dei graffiti e delle scritte. E un sopralluogo è stato fatto anche dall’assessore alla Sicurezza Giorgio d’Este. Difficile pensare che dietro alle scritte - per il tipo di graffito - ci possano essere gli spacciatori anche se negli ultimi mesi sono state decine le operazioni di vigili urbani, polizia e carabinieri contro gli spacciatori che sempre più spesso nascondono la droga lontano dal parco, proprio vicino ai palazzi di via Bacchiglione, e fanno la spola dal parco a prelevare le dosi chieste, di volta in volta, dai loro giovani clienti. Tra l’altro la firma Red è già apparsa in altre zone del parco della Bissuola e della città. «Un’idea su chi possa essere ce l’abbiamo, ma aspettiamo», dice d’Este, secondo il quale «questi graffiti lanciano un messaggio intimidatorio, che ci fa capire che la giunta sta lavorando nella giusta direzione per la riqualificazione del parco».
I cubi contestati. L’ultimo intervento al parco Bissuola, frutto di aspre contestazioni, riguarda l’abbattimento di parte della struttura nota come i Cubi, a inizio febbraio. Una scelta fatta dall’amministrazione per infliggere un colpo alla spaccio - la passerella dei cubi veniva usata anche come torretta di avvistamento per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine - e contestata però dai giovani del collettivo Loco e del coordinamento studentesco, che infatti avevano manifestato contro un abbattimento, definito inutile e demagogico per risolvere la lotta contro lo spaccio di droga. Dal collettivo prendono però le distanze dal disegno: «Noi non c’entriamo, non sappiamo chi possa essere stato».
L’assemblea dei condòmini. «I disegni all’ingresso di casa sono la goccia che fa traboccare il vaso». Per questo i residenti del complesso residenziale hanno organizzato in fretta e furia un’assemblea, che si è tenuta ieri sera alle 21 negli spazi comuni del garage. «Un’occasione per confrontarci sui problemi di quest’area che, essendo vicino al parco Albanese, soffre la presenza degli spacciatori che sempre più», raccontava un condòmino ieri pomeriggio, «si spostano nelle aree esterne, limitrofe, soprattutto per nascondere le dosi di droga sotto terra o tra gli alberi. A tornare a casa da soli certe sere c’è da aver paura per le persone che si possono incontrare».
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