Mestre, trenta sopravvissuti alle stragi naziste raccontati ai liceali

Il libro “Io ho visto” del giornalista Pier Vittorio Buffa viene presentato al Toniolo a 440 studenti

MESTRE. Trenta storie di “vittime”, di uomini e donne sopravvissuti alle stragi naziste del 1943-1944-1945, gli anni terribili dell’occupazione nazista, gli anni della “terza guerra in Italia», quella più infame, quella dei nazisti contro la popolazione civile. Uomini e donne che “hanno visto”, che sono sfuggiti alla morte per caso, per miracolo. «Uomini e donne che da allora portano dentro di sé il peso di quegli attimi che hanno cambiato per sempre la loro vita e interrotta quella di padri, madri e fratelli», dice Pier Vittorio Buffa, giornalista e scrittore, che quelle storie le ha raccolte in un libro, le ha catturate fotografando i loro volti, i loro occhi e le pieghe dell’animo che segnano i visi. E le fa leggere dall’attrice Pamela Villoresi. Il libro “Io ho visto”, domani alle 11, sarà presentato al teatro Toniolo a 443 studenti dei licei Bruno, Franchetti, Stefanini e Benedetti. Un appuntamento voluto dal Comune e dalla professoressa Laura Di Lucia Coletti, che rientra nel cartellone di “Mestre in Centro”. Presenti l’autore, Pamela Villoresi che leggerà racconti estratti dal libro, e Antonello Francica, vice direttore dei quotidiani veneti della Finegil che modera l’incontro.

«“Io ho visto” nasce per non disperdere la memoria di quegli orrori, per consegnare alla storia e alle future generazioni i racconti di chi ci riporta con i propri occhi a quei momenti, agli attimi in cui per lui tutto cambiò», spiega Buffa.

Si tratta di racconti brevi, accompagnati da una fotografia del protagonista scattata dallo stesso autore. «Storie personali, intime, di chi è stato a un passo dalla morte. Con particolari che coinvolgon. E con la descrizione della complessa convivenza di ciascuno con la propria memoria, il proprio futuro, il perdono», racconta l’autore che ha deciso di scrivere il libro dopo aver ascoltato il sindaco di un paese delle stragi dire “queste memorie si stanno perdendo”. «Non ho voluto scrivere la storia delle stragi. Quella è già scritta nei libri. Ho voluto fare da tramite tra chi aveva quei ricordi e le altre generazioni che non hanno vissuto la guerra. Ho voluto, inoltre, capire per spiegare una guerra, quella dei nazisti e dei fascisti contro i civili. Questa guerra ha fatto almeno 15mila morti in Italia e i nazisti l’hanno combattuta senza rispettare nessuna convenzione e le vittime non hanno mai ottenuto vera giustizia. Nessuno ha mai pagato con il carcere per queste stragi, nessuno ha mai bussato alla porta dei colpevoli anche solo per dire: devi andare in carcere».

«“Io ho visto” non vuole essere solo un libro, ma un progetto per non dimenticare quello che è accaduto durante la guerra contro la popolazione civile italiana. Per partecipare al progetto basta entrare nel sito www.iohovisto.it e accedere alla pagina “progetto” dove si trova lo spazio per raccontare la propria storia», conclude Pier Vittorio Buffa.

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