Mestre, tram fermo da 4 mesi: ultimi lavori in corso in via San Donà
Operai al lavoro per risolvere gli ultimi problemi sulla rotaia, mentre Comune e Avm attendono il via libera finale: in settimana ritorno all’operatività

Corsa contro il tempo per far ripartire le corse del tram tra Mestre, Marghera e Venezia. Con il pre-esercizio che ha riportato dopo quattro mesi di stop a riaprire via San Donà venerdì scorso e i tram rosso veneziano a tornare a percorrere le due linee cittadine, escono altre piccole magagne. E quindi si corre per sistemare tutto. Dall’incrocio del terminal di piazzale Cialdini fino all’incrocio tra via Ca’ Rossa e via San Donà, alla curva davanti all’ufficio postale, ieri si sono visti decine di operai e movieri al lavoro.
Stavolta non per nuovi avvallamenti nei sottoservizi (come quello che da fine ottobre, per quattro mesi ha fermato le corse in via San Donà vicino alla Coop) ma per sistemare alcuni problemi sulla rotaia, emersi con le prove di transito dei mezzi. Si corre, dicevamo, e Comune e Avm sono in attesa della fine dei lavori per decretare la ripresa delle corse. Operai ieri anche sopra i binari tra via Cappuccina e via Sernaglia: ma in quel caso si trattava di rifare la segnaletica orizzontale in un punto delicato di viabilità cittadina.
Per il via libera - che potrebbe essere in settimana - si attende, quindi, la fine dei cantieri diffusi ma anche le ultime prove finali di passaggio dei tram con il pre-esercizio e il conseguente via libero da parte degli ingegneri e la supervisione tecnica di Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle linee ferroviarie.
Le prossime ore potrebbero essere decisive per la ripartenza e la tensione si fa sentire. Anche perché il trasporto pubblico è tema sempre “caldo” a Venezia.
Della necessità di riavviare in fretta il tram se ne parla , per esempio, giovedì in una assemblea pubblica organizzata dalla associazione 25 Aprile con la presenza di Andrea Martella, al teatro dei Frari, con PiùEuropa e dal capogruppo di “Terra e Acqua” Marco Gasparinetti, che dice: «Il tram serve, speriamo risolvano quanto prima i problemi e riparta al più presto anche perché senza tram, la realtà è che gli autobus sovraffollati di gente e mancano mezzi per l’utenza, perché la coperta è corta».
Anche il presidente di Actv Luca Scalabrin segue con attenzione l’evolversi della situazione. «Occorre avere ancora un poco di pazienza, stiamo lavorando per risolvere i problemi e per garantire una ripartenza senza ulteriori intoppi. Il tram è un mezzo necessario, che agevola la mobilità cittadina con mezzi su cui possono agevolmente salire le carrozzine dei bambini, le persone con disabilità o difficoltà motorie.
È stato faticoso realizzarlo ma io sono sempre stato convinto della sua utilità ed ora è indispensabile che riprenda ad operare ma senza ulteriori sorprese. E stiamo lavorando come azienda per quello». Sui costi dei lavori di ripristino del tram non ci sono, al momento, conti certi, visto che ad operare sono stati anche i tecnici di Veritas per sistemare gli avvallamenti sotterranei. I conti li farà nei prossimi giorni l’assessore al bilancio e ai trasporti Michele Zuin che si sta coordinando con Avm per una velocissima ripartenza.
Si era parlato di lunedì scorso e ora si rinvia di ora in ora in attesa di risolvere i problemi emersi nelle ultime ore. Anche Zuin è un convinto sostenitore dell’utilità del tram, che «c’è e va fatto funzionare bene», per citare le parole del sindaco. Con la ripresa delle corse si dovrà valutare di realizzare quel secondo deposito a Marghera, previsto e mai realizzato. Sarebbe stato utile in questi mesi di stop per mantenere attiva la linea da Marghera a Mestre. E tanti sperano ancora in un collegamento Marghera-Venezia.
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