Mestre, strisce blu con il chip attive da settembre. Oltre 2.000 stalli sorvegliati speciali
MESTRE. Entro fine mese sarà terminato il pacchetto di lavori che va sotto il nome di operazione “Smart parking” realizzata in 64 vie del centro di Mestre interessate dall’installazione dei sensori per la sosta su strada nei parcheggi a pagamento e dalla numerazione di questi ultimi. Un lavoro imponente, parliamo di duemila e 300 stalli a strisce blu che hanno visto gli operai installare a terra i sensori e posizionare numeri di riconoscimento. Il nuovo metodo di pagamento dei parcheggi sarà operativo nel mese di settembre, dice l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso.
«I lavori termineranno per fine agosto», spiega, «successivamente ci sarà un periodo di prove e test, oltre che la comunicazione al pubblico su come funziona il nuovo sistema». Una sorta di rodaggio. Prosegue: «Dobbiamo adeguare anche le colonnine, che sono un centinaio: sarà possibile per chi ha parcheggiato, ad esempio, in Parco Ponci ma sta facendo una commissione in Corso del Popolo, utilizzare la colonnina più vicina per regolare l’orario nel parcheggio dove si sta dirigendo e prorogare la permanenza. I controllori della sosta per mezzo del codice potranno verificare dove è stato pagato il park e per quanto tempo. Chi sa maneggiare lo smartphone potrà pagare solo ciò che consuma, ossia il tempo effettivamente utilizzato. Mi sono fermato un’ora e dieci? Pago solo 70 minuti. Avviso ai naviganti, i dieci minuti di tolleranza rimarranno, specialmente nel primo periodo di test». Chiarisce: «Ci sarà, insomma, una fase di startup con prove tecniche per informare sul cambiamento del nuovo sistema che a settembre andrà a regime e fare in modo che la gente lo abbia compreso. Oggi la maggior parte possiede uno smartphone anche se è vero che non tutti usano le App, sta di fatto però che specialmente in ottica futura, è una grande possibilità per l’utente».
Boraso chiede anche scusa per i disagi a nome dell’amministrazione. «In questo periodo c’è stato qualche disguido, alcuni tratti di strada sono stati inaccessibili per qualche giorno ma non c’era alternativa, ancora un piccolo sforzo e poi si parte». Ogni stallo – ricordiamo – ha un numero identificativo. Sul tappeto un investimento tecnologico che vale 600 mila euro, affidato dal Comune a Venis che ha bandito la gara per scegliere il partner tecnologico utilizzando il finanziamento del Pon Metro. Un lavoro per fasi. Prima l’installazione e poi la parte che cura Avm, che gestisce la sosta in città. Sensori e posti numerati consentiranno a chi usa i normali parcometri e a chi ha scaricato sul telefonino la Avm Venezia Official App, di pagare la sosta in modo tecnologico: inserendo il numero del posto dal parcometro si potrà prolungare la permanenza o interromperla senza dover tornare al luogo dove è stata lasciata la macchina. Con la App è già possibile, la novità sarà quella di poter anche conoscere quale posto di striscia blu nei dintorni è libero. In un secondo momento il servizio sarà esteso anche agli abbonati. –
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