Mestre, spaccata al risto-bar Mozi per poche monetine
Il locale è stato avviato da un paio di mesi
La refurtiva di «poche monete», i danni subito sistemati, dalla mattina al pomeriggio, eppure a Mestre una spaccata fa subito alzare la guardia, nel timore che al singolo episodio faccia presto seguito una serie, proprio come è stato nei mesi scorsi.
Lunedì notte, all’angolo tra via Piave e via Felisati, è stata sfondata la vetrina del risto bar Mozi, locale a gestione cinese avviato da poco più di due mesi; i ladri, in questo caso, non se la sono presa con il vetro ma con uno dei pannelli di metallo subito più in basso, riuscendo a piegarlo come un foglio di cartone e guadagnando poi da quel ridottissimo varco l’interno del locale.
Una volta dentro, però, i delinquenti non devono aver trovato molto, almeno stando a quello che dice Giorgio, il titolare del ristorante: «C’erano solo poche monete, anche perché io sono via, in vacanza, e il locale doveva restare chiuso»; lo conferma anche la scritta a pennarello sulla porta, che annuncia l’apertura straordinaria per il 6 gennaio e la conseguente chiusura per il 7.
«Anche i danni sono limitati», continua il gestore, «Abbiamo subito provveduto a sostituire il pannello. E nei prossimi giorni, quando tornerò in città, farò denuncia alle forze dell’ordine. Ma siamo stati fortunati, si è trattato di un guaio da poco».
La preoccupazione del rione
La vicenda ha comunque preoccupato i residenti del rione, che subito hanno segnalato l’accaduto: sui social il caso è stato denunciato da Giampaolo Conte, del gruppo “La voce del quartiere Piave”, e più in generale la preoccupazione è quella di una nuova serie di spaccate ai danni delle attività mestrine.
I responsabili dei tanti colpi avvenuti a fine 2024 erano stati tutti individuati: merito soprattutto delle tante telecamere che sorvegliano le strade della città e che hanno consentito di volta in volta di identificare gli autori dei danni, poi intercettati sempre in strada dagli agenti della polizia locale.
Per loro sono scattati allontamenti, obblighi di firma e ammonimenti del questore, misure di peso crescente utili anche a intervenire con maggiore efficacia nel caso di ulteriori recidive.
E potrebbe essere proprio questo il caso, una volta che sarà riconosciuto dai filmati comunali anche il responsabile della spaccata al risto-bar Mozi. —
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