Mestre sotto assedio, boom di affitti turistici
MESTRE. I novemila posti letto di ostelli e alberghi in via Ca’ Marcello, e l’esplosione degli affitti turistici, da Campalto a Marghera, passando per Carpenedo e l’area intorno alla stazione ferroviaria, dove si concentra il maggior numero di offerte: quasi 1200 gli appartamenti o le stanze in offerta sul principale portale di intermediazione Airbnb. In città, compreso il centro storico, il numero delle offerte è uscito a quasi 8mila.
E con Venezia satura (più di 6.500 tra case e stanze) e a Mestre che l’offerta sta crescendo, con incrementi a due cifre negli ultimi anni. Tendenza confermata dagli operatori di settore. Con la conseguenza che, trovare un appartamento per viverci, come denuncia il Sunia, è diventato sempre più difficile.
La mappa. Il numero e la mappa degli alloggi sono forniti dal portale Airdna attraverso i propri analisti che incrociano e sommano i dati presenti nel portale Airbnb. Svelando che, se l’offerta a Venezia sembra essere ormai satura (1512 offerte a Cannaregio, 1466 a Castello e 936 a San Marco) è Mestre la nuova frontiera. La zona con maggiori appartamenti o stanze private in affitto turistico - pochissime le stanze condivise - è l’area di via Piave e prossima alla stazione, con quasi 500 offerte che, a scorrere la mappa, sono sparpagliate lungo via Piave, in via Bembo, in via Felisati o in via Monte Piana. In seconda posizione l’area di Marghera, dove sono 150 le offerte per gli appartamenti.
I proprietari. Ad analizzare i dati della città, soprattutto a Venezia ma anche a Mestre, emerge che la condivisione degli appartamenti - la scelta di affittarlo durante i periodi di assenza - ha in larga misura lasciato spazio a una vera e propria gestione immobiliare, con singoli gestori che muovono enormi somme di denaro, e gestiscono più di un appartamento. Del resto gli affari fanno a gonfie vele: il prezzo medio per notte, considerando la Venezia insulare e la terraferma, è di 139 euro a notte, con tassi di occupazione del 63% che sconta però il basso tasso delle case più periferiche. E anche a Mestre, dove i prezzi sono inferiori rispetto a Venezia, un appartamento con 4 posti letto, al primo anno di affitto turistico, arriva a incassare 9-10 mila euro.
Agenzie immobiliari. Massimo Michielan gestisce la Plannig Pool di via Cappuccina che offre “Rent It!”, un servizio che con formule simili offrono anche altre società. Voi avete un appartamento e loro si occupano di metterlo in affitto, per i turisti. Oggi la Plannig ne gestisce 105, di cui 80 a Mestre. «Sono sempre di più le persone che si avvicinano all’affitto turistico e non è solo una questione economica», spiega Michielan, «anche perché per molti appartamenti, anche se non per tutti, si sta assottigliando l’incasso tra l’affitto residenziale e quello turistico». A fare la differenza, però, per Michielan sono anche altri fattori. «Con le locazioni turistiche i proprietari sanno di essere pagati subito, non corrono il rischio di imbattersi in inquilini morosi o che creano problemi», aggiunge, «e che in molti casi sono difficili da allontanare».
Sindacato inquilini. «Trovare un casa in affitto? Una missione quasi impossibile», dice Ivana De Rossi, battagliera segretaria del Sunia. «Anche ieri», spiega, «ho fatto una decina di telefonate per trovare un appartamento per una famiglia che ne ha bisogno ed è nelle condizioni di pagare, e ho trovato solo un appartamento alla Cipressina a 470 euro al mese, quarto piano senza ascensore. Gli affitti turistici stanno espellendo dal mercato decine di famiglie: quel che era la norma a Venezia ora lo sta diventando anche a Mestre. Ma dalla battaglia per la residenza non possiamo disertare».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia