Mestre, slitta ancora il ritorno del tram

Giornate convulse per il tram che rischia di restare in deposito oltre la data del 14 gennaio, indicata da Pmv e assessore Bergamo. La giornata di ieri è stata contraddistinta dai colpi di scena: al mattino il presidente di Pmv Antonio Stifanelli annuncia che all’Ati serve ancora del tempo per ultimare le verifiche sul sistema di elettrificazione del tram. Parla di un ritardo di una settimana sulla tabella di marcia fissata dall’impresa. E subito si pensa all’ordinanza che preannunciava i ritardi, smentita dall’assessore con forza. Chi l’ha scritta è un indovino, a quanto pare.
Oggi è previsto un nuovo confronto con la commissione Ustif per capire come procedere e quali altre prove serviranno prima del pre-esercizio.
«A questo punto temo che per il 14 non ce la facciamo, meglio pensare al 21», dice Stifanelli. Poi nel corso della giornata i contatti tra Pmv, Ati e Ustif sono stati intensi. Stifanelli parla di nuovo nel tardo pomeriggio: «L’Ustif ci ha comunicato che per approvare il progetto serve la documentazione completa che l’Ati sta ultimando. Si tratta di documenti corposi con almeno 600 schede. Se tutto va bene la documentazione viene data all’Ustif venerdì». Il che significa che entro l’11 gennaio, venerdì prossimo, l’Ustif avrà in mano tutte le carte e dovrà studiarle. Sabato e domenica si fa pausa e lunedì è il famigerato 14 gennaio. Comunque vada il tram in quella data non riprenderà a correre. Stifanelli, cauto, sposta l’asticella verso il 21 gennaio ma non esclude anticipi. Chiede tempo precisando che oggi dall’Ustif arriveranno maggiori certezze.
La commissione può chiedere prove ulteriori, un pre-esercizio di uno o più giorni. E per confermare che si sta facendo davvero il possibile, il responsabile di Pmv preannuncia per stasera una serie di corse del tram, senza più trattore a trainarlo, tra le 19.30 e le 20.30 quando il traffico si fa meno pressante sul centro di Mestre. Sono le prove elettrificate che sono saltate l’altro ieri. «Anche se ci sarà qualche giorno di ritardo, poco male. L’importante è che al più presto il servizio riprenda in tutta sicurezza», fa sapere l’assessore Ugo Bergamo. I conti dei danni lui oramai non li tiene più, dal 2 ottobre a oggi si sono maturati quasi 2 milioni di euro. Sarà il confronto tra avvocati a definire i conti finali del danno patito da Comune, Pmv, Actv a causa del fermo di tre mesi. Ci pensa il consigliere Boraso ad animare il clima: «Venerdì faccio io le prove al tram», annuncia.
Linea Giovannacci-Pili. Confronto tra Comune e Pierre Cardin sulla realizzazione del Palais Lumiére e della linea del tram, arriva una precisazione dalla giunta Orsoni. «Nella bozza di accordo di programma, sottoscritta nella Conferenza dei servizi (...), è quantificato il contributo relativo al costo degli oneri di costruzione a carico di Pierre Cardin per un importo di 35.500.000 euro circa, oltre alla realizzazione dell’intero nuovo percorso tranviario da piazzale Giovannacci fino a via Pacinotti per un importo di 38.200.000 euro circa, sempre a carico della proprietà». Il Comune intende «garantire il completamento del percorso tranviario fino alla ricongiunzione con la tratta da Mestre in direzione Venezia già in corso di realizzazione». Da via Pacinotti ai Pili si punta all’utilizzo anche del ribasto d’asta per completare l’opera.
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