Mestre: «Siamo ostaggi di senzatetto e baby bande, aiutateci»
MESTRE. «Da alcuni mesi via San Girolamo e le zone limitrofe sono diventate invivibili». A protestare con una petizione sottoscritta da oltre cento persone, commercianti e residenti, e consegnata ieri mattina al commissariato di via Ca’ Rossa, sono gli abitanti della zona appena fuori dalla piazza.
«Via San Girolamo e via San Pio X ci avevano messo un bel po’ a diventare luoghi decorosi, dove la gente sta fuori tranquillamente», raccontano i sottoscrittori della petizione, inviata anche al sindaco. «Nell’ultimo anno le cose sono precipitate e da qualche mese degenerate».
Due sono gli ordini di problemi. Da una parte ci sono sbandati e senzatetto che sostano nel triangolo compreso tra via San Girolamo e via San Pio X con incursioni in via Caneve: si lavano alle fontanelle con shampoo e saponetta, stendono la biancheria sui cespugli e poi fanno il riposino pomeridiano sulle panchine, che fino alle 16 sono proprietà loro. Dall’altra, di notte, ci sono bande di ragazzini italiani e stranieri, comprese ragazze, che combinano di tutto. «Arrivano sulle 21», raccontano i residenti, «tirano fuori bottiglie di alcolici e iniziano a bere finché non sono alticci. A quel punto, verso mezzanotte, suonano i campanelli delle abitazioni, saltano sulle bici del Comune, improvvisano gare. Una sera abbiamo assistito ad una scena inverosimile: alcuni ragazzi alzavano le bici pubbliche, altri con i calci tentavano di strapparle dai supporti. E se provi a dirgli qualcosa, partono insulti, minacce, bestemmie».
E ancora. «Rubano ogni mezzo a due ruote parcheggiato, si arrampicano sugli alberi per lanciare oggetti contro le finestre, prendono a pallonate le vetrate dei negozi o si appostano in piazzetta Pellicani, con musica a volume alto e skate. Se dici qualcosa, per dispetto fanno i loro bisogni sulla porta dell’abitazione e lasciano un disastro per terra: bottiglie, sporco di ogni genere. E poi ci sono le sgommate: in piena notte gareggiano con i motorini in via San Girolamo, avanti e indietro».
«Usano le panchine all’inizio della via», si legge nella lettera, «per far uso di droga di ogni genere, senza pudore, anche di fronte a famiglie con bambini».
Due notti fa sono partite secchiate di acqua, mentre di recente un residente di uno dei palazzoni affacciati sulla strada, al primo piano, ha denunciato una banda di minorenni: gli avevano lanciato all’interno dell’appartamento prima un tubo di scarico di due metri, poi una bottiglia di vetro che si è infranta contro un vaso, rompendolo.
«Chiediamo il vostro aiuto», si legge nella petizione, «con un costante controllo da parte delle forze dell’ordine anche di notte, l’installazione delle telecamere di sorveglianza, la rimozione delle panchine perché utilizzate solo da persone poco raccomandabili».
«Ho paura a tornare a casa la sera», racconta una ragazza. «Mi faccio sempre accompagnare perché oramai notte e giorno sulle panchine di via San Girolamo stazionano persone di ogni tipo: alcuni li conosciamo, sono innocui, altri sono nuovi, hanno fatto della zona casa loro e sanno chi siamo, cosa facciamo e se ci azzardiamo a dirgli qualche cosa ci minacciano».
L’altra ipotesi contemplata da residenti e commercianti è quella di chiudere l’acqua delle fontane. «È brutto», dicono, «arrivare a questi livelli, ma come facciamo altrimenti? Dobbiamo sempre porgere l’altra guancia e vedere la zona che cade nel degrado giorno dopo giorno?».
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