Mestre, violenza sessuale all’ex Telecom: scatta il maxi sgombero del palazzo

Sgombero all’ex Telecom di Mestre: l’operazione arriva dopo giorni di tensione. Sul posto stanno intervenendo i funzionari del Comune, le forze dell’ordine e Veritas

Giacomo Costa
(foto Lorenzo Pòrcile)
(foto Lorenzo Pòrcile)

Due donne italiane, tre uomini stranieri, nessun documento. E poi un tappeto di bottiglie, lattine, siringhe, vestiti, scatolame, pezzi di stagnola, coperte, immondizia di ogni genere.

Martedì mattina, come programmato da tempo, le forze dell’ordine erano di nuovo all’interno del palazzo ex Telecom nel centro di Mestre, tra via Carducci e via Meucci: da sempre ricovero di sbandati e tossicodipendenti – sgomberati a ciclo continuo ma sempre pronti a rientrare – il complesso è finito al centro delle cronache locali esattamente una settimana prima, quando una donna di 32 anni ne è uscita seminuda e coperta di lividi, raccontando di essere stata segregata tra i locali in disuso e violentata per giorni.

Ex Telecom, il giorno dello sgombero: ecco il video della maxi operazione

Lo stabile è di proprietà di un fondo immobiliare e, in verità, non è completamente abbandonato: nelle ali laterali che affacciano sull’incrocio con via Cappuccina si trovano ancora un paio di uffici Tim, poco utilizzati ma comunque accessibili al personale dell’azienda.

L’enorme palazzo a ferro di cavallo, però, è in gran parte territorio degli occupanti abusivi, che entrano dal cortile posteriore, aprendosi un varco nella recinzione che guarda verso i chiostri del Museo del Novecento o scavalcando il cancello carrabile al termine della strada laterale.

(foto Lorenzo Pòrcile)
(foto Lorenzo Pòrcile)

Era così anche venerdì, a 24 ore dall’intervento degli operai che avevano saldato una nuova rete metallica e a 48 dalla fuga della 32enne: almeno tre persone sono state viste fare dentro e fuori, due delle quali martedì mattina erano ancora lì, portate fuori da polizia locale, polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza.

Il blitz di martedì mattina ha visto impegnati una trentina tra agenti e militari, compresi i cani dei reparti cinofili, e assieme a loro anche l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce; a supervisionare l’intervento il vicecomandante della Locale, Gianni Franzoi.

 

(foto Lorenzo Pòrcile)
(foto Lorenzo Pòrcile)

C’erano anche gli operai chiamati dalla proprietà – un fondo immobiliare – che hanno piazzato nuove barriere lungo il perimetro esterno: pannelli di compensato e reti metalliche proveranno a fare da barriera contro nuove intrusioni, comunque difficili da evitare quando scavalcare il muro è sempre tanto agevole.

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