Maxi rissa in centro a Mestre, già dieci minori identificati

Sabato sera erano a decine, lunedì pomeriggio altro litigio tra due gruppi all’M9. I ragazzi sono scappati non appena hanno sentito il suono delle sirene

Giacomo Costa
Le forze dell'ordine sabato sera in via Poerio a Mestre
Le forze dell'ordine sabato sera in via Poerio a Mestre

Una decina sono già stati identificati, nomi e cognomi ricavati dalle immagini della videosorveglianza comunale.

Altri se ne aggiungeranno nel corso dei prossimi giorni: gli agenti della polizia locale stanno ancora controllando fotogramma per fotogramma e il materiale video non manca di certo, viste le tantissime telecamere pubbliche e private installate tra via Poerio e piazzale Cialdini.

I giovanissimi protagonisti della maxi rissa scoppiata sabato sera in centro a Mestre ora rischiano sia sul fronte penale che su quello amministrativo: l’analisi dei filmati, infatti, servirà anche a capire quali comportamenti potranno venir loro contestati; sicuramente ci saranno i danni all’arredo urbano, quindi il cartello di divieto di sosta divelto dal marciapiede di via Lazzari e la fioriera spaccata poco distante, davanti al kebab takeaway, ma è possibile che arrivino anche il disturbo della quiete, ad esempio.

La prima chiamata alla centrale operativa della polizia locale sabato sera era arrivata poco dopo le 22.30, dall’angolo tra via Poerio e via Olivi: musica ad alto volume, grida, vetri rotti, sirene antifurto. L’arrivo delle forze dell’ordine ha scatenato il fuggi fuggi generale, ma il problema si è poi spostato da una parte all’altra.

Proprio allo snodo di autobus e tram le tensioni sono esplose di nuovo - tra spinte, calci e pugni.

Praticamente tutti minorenni, maschi e femmine, italiani e stranieri di seconda generazione, molti barcollavano tra le isole pedonali e le rotaie, crollavano sulle rastrelliere rosse portabiciclette, gli amici vicini che si divertivano a sottolineare a voce alta quanto fossero ubriachi. Poi, a cadenza di cinque o dieci minuti, volava una bottiglia, partiva un insulto, e la situazione degenerava in una zuffa.

A sparpagliare i gruppi, a più riprese, sono arrivate le Volanti, le auto della Locale, la jeep dei Lagunari. Gli scontri, pur continui, non hanno mai richiesto l’intervento del 118, ma gli agenti sono stati impegnati per oltre un’ora. A mezzanotte l’aria di piazza Barche era ancora tagliata dal lamento bitonale di una sirena.

Difficile capire cosa abbia scatenato le risse, probabilmente alimentate solo dall’alcol, ma anche senza motivazioni particolari l’aggressività dei ragazzi ha preoccupato chiunque li abbia incrociati.

Lunedì pomeriggio, in via Poerio e poi di nuovo nel chiostro laterale di M9, altri due gruppetti di giovanissimi si sono incrociati e hanno iniziato ad alzare la voce. Un litigio troncato dall’arrivo di una radiomobile del Tronchetto, che ha scatenato il fuggi fuggi generale, via verso piazza Barche. In questo caso, però, più che una riunione quasi spontanea di ragazzini liberi dagli impegni scolastici, pareva che tra due gruppi ci fossero questioni in sospeso, magari proprio da sabato sera.

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