Mestre, ricariche per carrozzine nei punti del bike sharing

Gino Baoduzzi, con l’aiuto del Comune, corona il sogno di tanti disabili in città Girare con i mezzi elettrici contando su prese pubbliche. Avm fornisce le tessere

Mestre. Un passo avanti verso la libertà di movimento di tutti, sancita dalla costituzione europea e italiana. E Mestre per una volta fa una bella figura. Il cronoprogramma prevedeva l’attivazione entro giugno, ma i lavori sono cominciati in questi giorni con le prime prese posizionate sulle colonnine del bike sharing di piazzale Donatori di Sangue e di via San Pio X. I circa 300 cittadini mestrini con disabilità che si muovono con le carrozzine elettriche, potranno tra qualche giorno garantirsi viaggi senza il rischio di rimanere per strada, causa la batteria che si scarica.

Questo perché su alcune delle rastrelliere delle bici pubbliche del “Bike sharing” arrivano delle speciali prese per la ricarica dei mezzi di deambulazione utilizzati dalle persone disabili. Una idea semplice, che rappresenta un passo avanti di civiltà, per garantire libertà di movimento alle persone con problemi di deambulazione.
Il tutto è nato da un incontro e da uno scambio di idee tra a Gino Baoduzzi dello sportello Handicap della Cgil di Venezia e il sindaco Luigi Brugnaro. Baoduzzi lo scorso anno aveva spiegato al sindaco la sua idea e il primo cittadino l’ha subito sostenuto, tanto che Baoduzzi, disabile, ha avuto una serie di incontri con i tecnici di Avm e del Comune e ora il progetto ha preso forma e diventa realtà.


L’altro ieri Baoduzzi ci ha annunciato che i lavori sono iniziati e le prime prese sono già posizionate, pronte per essere usate in piazzale Donatori di Sangue e in via Pio X a fianco di via Palazzo. Sono in tutto nove le postazioni delle biciclette del Bike Sharing del sistema “Bicincittà” che vengono dotate delle prese di ricarica. Sono quelle della stazione ferroviaria Mestre, di piazzale Donatori di Sangue; di via Ulloa, Corso del Popolo (angolo via Mestrina); piazza Municipio a Marghera; via San Pio X all’angolo con via San Girolamo; la Carbonifera; l’università di via Torino e piazzale Candiani. Baoduzzi dello Sportello Handicap è contento: «Girando per varie città avevo notato questo servizio, utilissimo per chi si muove con la carrozzina elettrica e teme di non avere punti di ricarica. Oggi molti disabili per questo motivo preferiscono rimanere nelle vicinanze di casa.

La ricarica sarà possibile grazie a tessere modello Imob che saranno messe a disposizione delle persone disabili con carrozzine elettriche. A rilasciarle sarà l’ufficio Avm di piazzale Candiani a cui invito i disabili a rivolgersi per ottenere le tessere di ricarica. Il risultato è ottenuto e questa è una bella notizia» . Per i disabili sarà gratuito ma il sistema potrà consentire di ricaricare anche altri mezzi elettrici (tipo le bici a pedalata assistita) e si potrà fare anche a pagamento perché il sistema, tramite il passaggio della tessera, identifica l’utente e le sue attività e addebita una tariffa come avviene oggi con l’uso delle biciclette.
 

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