Mestre, rapina in tabaccheria proprietario malmenato

Colpo da 400 euro in via Ivancich a Chirignago: preso uno dei due banditi  accusato di aver picchiato il titolare dopo averlo minacciato con una pistola
agenzia candussi, giornalista Scattolin. tabaccheria in via Ivancich. nella foto il titolare Conforti Vincenzo.
agenzia candussi, giornalista Scattolin. tabaccheria in via Ivancich. nella foto il titolare Conforti Vincenzo.

MESTRE. Rapina alla tabaccheria di via Ivancich a Chirignago, la Squadra mobile ha messo in stato di fermo uno dei presunti responsabili. Oggi ci sarà la convalida. Manca all’appello il complice.


La rapina è avvenuta alle 15.40 di lunedì. Il negoziante è stato costretto a stendersi a terra da due criminali, uno dei quali armato di pistola. I due, in precedenza, avevano tentato di rapinare anche il Prix di via Miranese. Il bottino non è ingente, ma il negoziante è stato malmenato.
Lunedì pomeriggio i due iniziano la loro scorribanda rubando uno scooterone in centro a Mestre. In via Miranese prendono di mira il supermercato Prix, già in passato rapinato. Entrano e si avvicinano alla cassa. L’addetta in quel momento si trova a qualche metro di distanza. I due hanno il casco in testa e iniziano a guardare verso il registratore di cassa. Ma non c’è nessuno che lo possa aprire. Quindi i due, si rendono conto che stanno perdendo tempo, decidono di andarsene. La dipendente del supermercato si accorge che uno dei due impugna una pistola. Sicuramente non erano entrati per fare la spesa. I banditi escono e saliti sulla moto scappano. La dipendente chiama il 113 e spiega l’accaduto.
Cinquecento metri più in là individuano la tabaccheria. Decidono di rapinarla. Entrano in azione mentre dentro c’è Vincenzo Conforti, il marito della titolare, e un cliente. Il bandito armato punta diritto sul titolare e li punta la canna della pistola sulla testa. Gli ordina di buttarsi a terra e contemporaneamente lo colpisce, con la canna dell’arma, alla tempia per tre volte. Il tabaccaio ubbidisce in preda alla paura. Del resto la pistola fa il suo effetto. Una volta disteso il bandito gli calpesta una gamba con un piede per tenerlo bloccato.
Mentre il cliente immobile non fiata e il commerciante è a terra i banditi prendono tre stecche di sigarette, l’incasso del pomeriggio e il borsello dell’uomo. Quindi la fuga. Mettono insieme un bottino di poco più di quattrocento euro in denaro, le sigarette e i documenti del tabaccaio. Scattato l’allarme sul posto arrivano gli agenti delle volanti. Tabaccaio e cliente descrivono i banditi. Il tabaccaio dice che molto probabilmente si tratta di banditi dell’est Europa. Mentre gli agenti della scientifica rilevano le impronte lasciate da uno dei due, i loro colleghi delle volanti individuano e recuperano lo scooterone usato dai rapinatori. Viene trovato abbandonato a mezzo chilometro dalla tabaccheria. Dei banditi nessuna traccia. (c.m.)
 

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