Mestre, prof di educazione fisica si accascia in palestra e muore
MESTRE. Si è piegato su un fianco, poi un malore improvviso se l'è portato via in pochi minuti. Angelo Marco Giordano, 32 anni, docente di educazione fisica, allenatore e istruttore, se ne è andato così, attorno alle 22.30 di giovedì sera.
Si stava divertendo con la sua squadra di Calcio a 5, M.U.C., formata da giovani come lui, della sua età, nel campo dell'istituto Gramsci alla Gazzera. Aveva smesso di giocare, si trovava in panchina da qualche minuto, quando ha accusato un malore, che gli è stato fatale. Fisico da atleta, sempre controllato per dare il buon esempio ai ragazzini che allenava con l'Asd Reale Fenice, non beveva e non fumava.
Lascia il fratello, la findazata e la famiglia, con la quale abitava in una laterale di via Miranese. Domani alle 12.30 all'Angelo sul suo corpo verrà eseguita l'autopsia. "Nessuna parola può spiegare il dolore che tutti noi proviamo", scrivono i suoi compagni di squadra, "ci ha lasciati uno dei fondatori del MUC, vicecapitano e anima della squadra, facendo ciò che forse più amava, giocare a pallone. Oltre a uno splendido compagno di squadra, ci lascia un amico la cui bontà e generosità mancherà non solo a noi, ma al mondo".
"Ti voglio ricordare chiudendo gli occhi e vederti nei momenti belli vissuti assieme in questi anni di sport. Sempre nel cuore", lo ricorda invece Giuliano Scattolin, presidente della società Fenice, che con lui ha organizzato decine di tornei.
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