Mestre, precari in protesta davanti al municipio

Una serie di sagome bianche davanti al palazzo. "I consiglieri non contano nulla, decide tutto Brugnaro"
Agenzia candussi, giornalista Scattolin. Consiglio comunale e protesta lavoratori precari in via Palazzo Municipio Mestre
Agenzia candussi, giornalista Scattolin. Consiglio comunale e protesta lavoratori precari in via Palazzo Municipio Mestre

MESTRE.  Precari in protesta davanti al municipio di Mestre oggi pomeriggio, mentre era in corso il consiglio comunale. Si sono presentati con delle sagome di consiglieri comunali e assessori, dei cartoni bianchi a forma di uomo, gli stessi che qualche tempo fa avevano utilizzato per dimostrare la loro invisibilità al Comune. Questa volta però, il senso è un altro: «Il messaggio che vogliamo far passare», spiegano, «è che consiglieri e assessori non contano proprio nulla, così come la delegazione di parte pubblica, sono delle sagome, dei manichini, perché il solo che tiene in mano le redini della partita è il sindaco, primo cittadino che non vuole ascoltarci, che con noi non vuol parlare».

Per questo il delegato Rsu Gian Piero Bulla, ha distribuito una lettera di lavoratori e lavoratrici che oggi sarà spedita al sindaco. «Siamo ancora una volta in presidio», si legge, «per denunciare la grave situazione in cui versa il Comune di Venezia, la drammatica situazione occupazionale e salariare dei lavoratori del comparto, in particolare quella dei colleghi precari e disoccupati; l’assenza del contratto integrativo decentrato oramai da più di un anno, la continua messa in discussione dei diritti e degli istituti contrattuali, il caos organizzativo dell’ente comune di Venezia e le ricadute sui servizi erogati, il tutto in totale assenza di relazioni sindacali».

Non solo: «La Rsu del Comune prende atto che questa Giunta e l’attuale maggioranza in consiglio comunale hanno rimesso il proprio ruolo istituzionale delegando oramai in tutto e per tutto esclusivamente al sindaco le decisioni che riguardano il destino della città e dei lavoratori». Da qui la scelta, anziché salire in consiglio, di invitare Brugnaro a un faccia a faccia, vale a dire all’assemblea generale che si terrà il primo marzo al Palaplip di Mestre.
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia