Mestre piange don Angelo il prete buono del Duomo

Monsignor Centenaro, 89 anni, è stato a San Lorenzo per 18 Nel 2010 accolse le reliquie di Santa Maria Goretti



Mestre perde uno dei suoi più noti pastori di anime. Se ne è andato ieri mattina Monsignor Angelo Giovanni Centenaro. È morto, nelle prime ore di ieri, all’ospedale dell’Angelo di Mestre dove era ricoverato già da alcuni giorni a seguito del progressivo aggravarsi delle sue condizioni di salute. «Sognava spesso negli ultimi giorni la mamma. Purtroppo la malattia, una insufficienza renale ed epatica con un diabete altissimo, si è manifestata in pochi giorni dopo che a luglio aveva manifestato problemi che ci avevano spinto a riportarlo a casa dalla montagna», racconta il nipote, Fabiano Pasqualetto, figlio della sorella del sacerdote.

Nativo di Borbiago di Mira, Monsignor Centenaro aveva 89 anni e ne avrebbe compiuti 90 nel prossimo mese di ottobre; era stato ordinato sacerdote diocesano il 27 giugno 1954 dall’allora Patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli, oggi venerato come san Giovanni XXIII.

Da bambino, Angelo Centenaro sognava di diventare medico, poi le prime letture d’avventura lo avvicinarono al mondo dei missionari che operavano nel Sud del mondo. Dopo gli studi liceali a Venezia, l’ingresso in seminario e la scelta di diventare prete. Vocazione che ha seguito anche uno dei fratelli.

All’inizio del suo ministero sacerdotale fu vicario parrocchiale a San Luca, in centro storico, Carpenedo (in due occasioni), Dese e Treporti. È stato, quindi, parroco a S. Maria Goretti di Mestre, comunità che ha guidato – quasi ininterrottamente – dal 1960 al 1984; nel frattempo, tra l’altro, è stato anche vicario foraneo di Carpenedo (dal 1973 al 1980), assistente ecclesiastico dell’Azione cattolica veneziana (dal 1979 al 1987) e responsabile dell’ufficio diocesano per l’apostolato dei laici (dal 1980 al 1986).

Nel dicembre 1984 monsignor Centenaro viene chiamato dall’allora Patriarca Marco Cè a diventare arciprete del Duomo di S. Lorenzo di Mestre dove resta per diciotto anni, fino al 2002; in questo periodo svolge anche il compito di vicario episcopale per la terraferma.

Nel 2002, il Patriarca Angelo Scola lo nomina per un quinquennio vicario episcopale per l’azione sociale e caritativa; nel 2007 diventa, infine, Penitenziere Patriarcale. Nel 2010 torno a Santa Maria Goretti per accogliere le reliquie della santa bambina. Negli ultimi anni aveva scelto di vivere al centro don Vecchi agli Arzeroni ma celebrava ancora messe. Un ospite davvero speciale per le strutture ideate da don Trevisiol.

«Era una persona decisamente buona, tanti sono i ricordi che mi legano a lui», confida il nipote, architetto che lavora con la Curia. «Lui era davvero un pastore di anime e sono parte anche della mia storia le gite con i ragazzi della parrocchia di Santa Maria Goretti, in montagna. Indimenticabili», dice il nipote, decisamente commosso. I ragazzi, oggi adulti, si ricordano di Centenaro come del “Don”.

I funerali del monsignor Centenaro si terranno mercoledì 2 settembre alle ore 10 nel Duomo di S. Lorenzo a Mestre e saranno presieduti dal Patriarca Francesco Moraglia. La salma partirà dalla cappellina dell’adorazione perpetua della chiesa parrocchiale di Santa Maria Goretti (con entrata dal lato sinistro all’esterno della chiesa), dove da ieri è possibile per i fedeli andare a pregare davanti alla salma del sacerdote.

La visita sarà possibile in questi giorni durante tutto il giorno, tranne quando sono in corso le Messe, fino quasi alle 22; martedì sera, alle 20. 45 a S. Maria Goretti, ci sarà una veglia di preghiera con la recita del rosario. —

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