Mestre, nel parco di San Giuliano la festa di fine Ramadan

L’8 o il 9 agosto (dipende dalla fase lunare) si ritroveranno tutti i musulmani. Nell’ultima decade del mese sacro si prega di più, difficoltà per il gran caldo

MESTRE. La fine del Ramadan sarà open-air. Anche quest'anno la cosiddetta Eid-Al-Fitr, la “Festa dell’interruzione” che la tradizione vuole celebrata in un luogo aperto, si terrà nel cuore della città, nel polmone verde di Mestre: il parco di San Giuliano, precisamente la zona dell'Infopoint dove si trova un grande spazio rivolto nella posizione giusta ossia verso la Mecca, ospiterà migliaia di fedeli di Allah.

Ma andiamo con ordine. La Eid al Fitr è la ricorrenza più importante per il popolo musulmano, proprio perché segue la fine del mese sacro e cade il primo giorno del mese di Shawwal, il decimo del calendario. La data giusta dovrebbe essere quella dell’8 o del 9 agosto, in base all’osservazione della fase lunare. L’organizzazione è affidata alla Comunità Islamica di Venezia e Provincia, che fa capo al Centro culturale di via Monzani a Marghera. L’inizio è previsto molto presto, tra le sei e mezzo e le sette del mattino. La speranza è che ci siano quanti più fedeli possibili, l’anno scorso se ne erano raccolte diverse migliaia e l’organizzazione era stata impeccabile. C’erano i banchetti che vendevano essenze profumate, libri sacri.

Dopo il momento spirituale, bibite e dolci tipici per scambiarsi gli auguri e socializzare. Sicuramente saranno affittate altre sale capienti come il Palaplip o palestre, ma l’obiettivo, è riuscire ad organizzare un grande evento, facile da raggiungere, per catalizzare tutte le comunità.

«Quest’anno vorremmo iniziare prima dell’anno scorso», spiega il presidente della Comunità, Mohamed Amin Al Ahdab, «visto il caldo e il sole che picchia, speriamo che il tempo sia clemente e che le condizioni meteorologiche ci assistano. Stiamo cercando di migliorare ancora l’organizzazione e invitiamo quante più persone possibili a pregare con noi».

L’omelia dell’imam sarà recitata in arabo, lingua compresa dalla maggioranza delle nazionalità e tradotta in italiano, i saluti invece verranno proclamati nelle lingue più conosciute. Ci saranno poi circa trenta volontari che regoleranno il traffico, indicheranno i parcheggi, terranno sotto controllo la situazione e aiuteranno la gente a prendere posto.

Intanto sono passati i primi venti giorni di Ramadan, i più duri, visto le condizioni atmosferiche. L’ultima decade è quella durante la quale si prega di più, il momento più spirituale perché proprio durante uno degli ultimi giorni, qualcuno dice il 27, cade la notte della rivelazione (sempre in un giorno dispari). Ieri il presidente della comunità e l’imam hanno iniziato i colloqui con le comunità di fedeli, in vista della Eid Al Fitr.

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