Mestre, medico radiato dall’Ordine: «Innocente e lo dimostrerò»
MESTRE. «Sono innocente e lo dimostrerò». L’Ordine dei medici di Treviso ha radiato Muhammad Abdulstar, il 57enne medico di base iracheno accusato di violenza sessuale da una paziente, mentre prestava servizio nel suo ambulatorio di via Milano per conto dell’Usl 3 Serenissima.
Fatti che la donna ha portato alla luce durante un’intervista della trasmissione “Le Iene”. L’ordine dei medici a cui era iscritto, dunque, ha deciso per la sanzione massima, dopo aver aperto il procedimento disciplinare a suo carico. Nel frattempo lo studio rimane chiuso.
L’avvocato del medico spiega che al momento l’uomo si trova in Iraq dove si è recato per ragioni famigliari, avendo da poco perso la madre. «A noi non è arrivata alcuna comunicazione dall’Ordine di Treviso», spiega il difensore Dirk Campajola, «né a me né al mio assistito. In questi giorni si trova in Iraq, era tornato in città qualche tempo fa per l’audizione davanti alla commissione medici di Treviso per poi ripartire.
Attendiamo di vedere le motivazione e soprattutto di capire su cosa si basa, se solo sui precedenti risalenti agli anni Novanta, che hanno poca influenza». Abdulstar era già finito nei guai quando lavorava a Vittorio Veneto e fu condannato in seguito alle denunce di alcune pazienti. «Sono fatti vecchi, ripeto, attendiamo la motivazione completa, poi impugneremo la radiazione ricorrendo alla Commissione medica centrale sanitaria». Lo psicoterapeuta è sotto i riflettori anche da parte del Collegio arbitrale che valuta sotto il profilo professionale la sospensione in essere della convenzione che aveva con l’Usl per esercitare in quanto medico di base, l’organo regionale che ha già sentito il medico, dovrà esprimersi.
Ooi c’è la partita penale. «Abbiamo presentato le querele per diffamazione e calunnia verso le persone apparse nei filmati» chiarisce l’avvocato. Tre donne dicono di essere state molestate ma solo due hanno presentato gli esposti. Con la prima Abdulstar si è difeso dicendo che il rapporto era consenziente, con la seconda sostiene non ci sia mai stato nulla. «Una delle donne ascoltate ha riferito elementi importanti diversi da quelli riportati nel filmato delle Iene, a dimostrazione che la realtà è ben diversa. Stiamo ancora attendendo dopo l’istanza in Procura, di entrare in possesso del filmato integrale».
«Sono innocente» continua a sostenere il medico, «lo dimostreremo». «La sanzione massima si prende dopo un’analisi ponderata», commenta il presidente dell’ordine dei medici di Venezia Giovanni Leoni, «questo significa che le prove a carico del medico erano inoppugnabili. Questa e situazioni simili sono deleterie per la nostra categoria, che si basa principalmente su un codice etico e deontologico, e per l’immagine che ne deriva». —
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