Mestre, lo spacciatore torna in carcere
MESTRE. Nel pomeriggio di mercoledì 3 agosto gli agenti del Commissariato di Polizia di Mestre hanno dato esecuzione alla misura cautelare di ordinanza di custodia in carcere nei confronti di un cittadino tunisino, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Thameur Torech, nato in Tunisia nel 1983.
Nel dicembre 2015 gli agenti del Commissariato di Mestre, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, avevano iniziato e successivamente completato una puntuale attività investigativa riguardante soggetti contigui all’ambiente dello spaccio raccogliendo importanti e cospicui elementi nei confronti del giovane tunisino in ordine allo spaccio di stupefacenti. Dall’indagine è emerso che questi costituiva una delle maggiori fonti di approvvigionamento di sostanze stupefacenti: operava in modo quasi esclusivo nella zona Stazione Ferroviaria di Mestre/ via Cappuccina e vendeva al dettaglio droghe pesanti, eroina e cocaina. Nell’ambito dell’operazione sono state anche sequestrate diverse dosi di stupefacente a riscontro dell’attività di spaccio. La tecnica utilizzata dal Torech per la cessione degli stupefacenti era particolare: al fine di non essere ricollegabile allo stupefacente, lo collocava all’interno degli apparecchi telefonici pubblici, dando istruzioni agli acquirenti assuntori perché gli lasciassero il denaro dovuto.
All'atto del fermo, il giovane ha esibito un passaporto tunisino recante delle generalità completamente diverse da quelle con le quali era sempre stato identificato in Italia in occasione di precedenti arresti, denunce o controlli, con l’evidente fine di eludere l’attività repressiva e di sottrarsi alla cattura. I puntuali accertamenti svolti sull’identità del soggetto, hanno consentito di accertare che era il destinatario della custodia cautelare. Pertanto, è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria lagunare. L'arresto rientra nella costante attività di contrasto allo spaccio di droga a Mestre, attuata da Questura e commissariato di Mestre, che oltre ad aver denunciato per detenzione ai fini di spaccio diversi spacciatori che operano nella zona, hanno eseguito vari arresti in flagranza di spaccio o in esecuzione di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria. Recenti sono gli arresti di Saber Mayab (classe 1990) eseguito nel mese di maggio e di Mohamed Guesmi.
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