Mestre: Linea 2 Actv, a sorpresa tolte sette fermate
Actv spiega che dopo l’utilizzo di bus più lunghi, la scelta è stata obbligata. Una fermata spostata e da oggi una nuova
Agenzia Candussi. Pendolari a Piazzale Cialdini, Mestre.
«Le fermate della linea 2 sono state distanziate per motivi di sicurezza legati all’entrata in servizio di mezzi più grandi, lunghi 18 metri, e acune fermate non erano compatibili con larghezze e lunghezze dei mezzi. La fermata alla fine di viale Garibaldi verrà ripristinata come provvisoria adesso. Prima non si poteva perché non c’era il via libera della Soprintendenza».
Giovanni Seno, direttore generale di Avm, la holding che controlla Actv spiega così la “scomparsa”, per nulla resa pubblica con una campagna informativa all’utenza, di alcune delle fermate della linea 2 che da lunedì vede in campo i bus doppi, autosnodati, ma con una frequenza di corse che passa da 6 a 5 ogni ora.
Una delle novità della riorganizzazione delle linee urbane e extraurbane di Actv entrata in vigore con il nuovo orario estivo del trasporto pubblico. Ieri pomeriggio è arrivata una precisazione di Actv sulle modifiche alle fermate. Seno in mattinata veva già precisato che la distanza di 450 metri tra fermata è a norma di legge e si rispettano gli standard che in città sono tra i 350 e i 400 metri di distanza. Il problema, semmai, rileva Seno, è che il trasporto a Mestre fa i conti con troppe fermate, e senza corsie preferenziali per i bus, ne risente la tabella di marcia delle percorrenze dei mezzi, per i quali i pendolari reclamano puntualità e velocità.
Actv nella nota precisa che il nuovo assetto delle fermate lungo il percorso di linea 2, «è coerente con quanto imposto dal codice della strada relativamente a quanto concerne la messa in servizio di bus autosnodati da 18 metri». E che in alcune zone della rete di trasporti «la distanza media tra le fermate risulta eccessivamente ridotta con la conseguenza che i bus sono costretti a continui start/stop che arrecano disagio alla clientela e causano allungamento dei tempi di percorrenza e riduzione della velocità commerciale della linea». Per la linea 2, con l’utilizzo dei bus da 18 metri (che portano 150 persone in più ogni corsa) l’azienda ha analizzato la disposizione delle fermate attuale andando a sopprimerne alcune e spostarne altro.
Eccole in dettaglio. Soppressa la fermata di via Circonvallazione (incrocio con via Verdi). Per Actv «creava in diverse situazioni un accodamento sull’impianto semaforico del quadrivio Miranese». E anche la municipalità di Mestre che oggi pomeriggio in commissione in via Palazzo discute delle modifiche in vigore da lunedì con i tecnici di Actv, ne avrebbe chiesto la soppressione. In via Piave si è decisa la soppressione di una coppia di fermate ma altre tre restano attive.
La fermata di Torre Belfredo (incrocio via G. Bruno) in direzione Carpenedo è stata soppressa perché «creava un restringimento eccessivo della carreggiata rendendo difficoltoso l’incrocio di due mezzi autosnodati». E la fermata di via Torre Belfredo verso la stazione non era «adeguata all’utilizzo di bus autosnodati. Per questo motivo la fermata di via Garibaldi (incrocio con via Fradeletto) sarà spostata di circa 90 metri in corrispondenza dell’attuale fermata in direzione Carpenedo», spiega la nota.
Da oggi è prevista la realizzazione della nuova fermata definitiva e dalle 9 di oggi sarà posizionata una fermata provvisoria alla fine di viale Garibaldi (direzione ferrovie). Infine la fermata di via De Nicola è stata soppressa. «Risultava pericolosa per la presenza della pista ciclabile». Sul fronte della gestione del servizio, il vicepresidente della Municipalità, Luciano Zennaro, è tornato a sollecitare il semaforo in piazzale Cialdini per prevenire le manovre e i parcheggi azzardati delle auto.
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