Mestre, l’Hybrid Tower accende i riflettori sugli “invisibili” della musica: discografici, promoter, autori
Fino al 30 novembre la rassegna promossa dal comune in collaborazione con Macaco Records, intitolata “Musica da passione a professione” dedicata a dibattiti e approfondimenti sul mondo dell’industria musicale a ingresso gratuito.

Discografici, promoter, autori, narratori e registi: gli “invisibili” della musica si raccontano in una serie di incontri in programma all’Hybrid Music di Mestre.
Torna la rassegna promossa dal settore cultura del comune di Venezia in collaborazione con Macaco Records, intitolata “Musica da passione a professione” dedicata a dibattiti, incontri e approfondimenti sul mondo dell’industria musicale a ingresso gratuito.
Si tratta ormai, da quattro anni a questa parte, di un appuntamento di punta della programmazione autunnale che fa approdare alle porte della laguna figure imprescindibili della contemporaneità musicale italiana mettendole a confronto con i colleghi che già operano nella nostra regione e che si affianca alla già ricca proposta di concerti promossi dall’amministrazione veneziana tra il teatro Bissuola e Candiani.

Nel primo appuntamento sono intervenuti due protagonisti della discografia indipendente degli ultimi anni, ovvero quel Giacomo Fiorenza che con il socio Emiliano Colasanti ha dato vita alla 42 Records, etichetta che vanta nel suo roster artisti come Cosmo (protagonista con il suo ultimo tour di uno degli eventi dell’estate con un epico live allo Spring Attitude Festival di Roma), Colapesce, i Cani e Andrea Laszlo De Simone, più Enrico Molteni, bassista dei Tre Allegri Ragazzi Morti e “anima” della Tempesta Dischi. Da Padova la proposta sempre più affermata dei “Dischi Sotterranei” rappresentati da Alberto Tessariol.
Si arriva fino al 30 novembre a cadenza settimanale. Si esplora così il “lato b” dell’industria musicale. Essere in grado di suonare uno strumento, comporre, saper tenere il palco durante un’esibizione dal vivo e ancora produrre, creare suoni, plasmarli ed esprimere una propria estetica, per chi vuole fare della musica la propria professione non sono le uniche abilità richieste. Quando si parla del mondo delle sette note, come fenomeno culturale, come sistema economico, entrano in gioco molti altri ambiti, dinamiche complesse dove si intrecciano, oltre a tutto ciò che abbiamo già elencato, anche altre “professionalità”. Il programma completo di “Musica da passione a professione” le esplora a ventaglio.

Mercoledì 26 ottobre sarà dedicato agli autori con Alessandro Fiori e Sara Santi cantante dei Queen of Saba. Mercoledì 9 novembre il microfono al genio eclettico Enrico Gabrielli (fondatore dei Calibro 35, dell’etichetta di musica contemporanea d’avanguardia 19'40'' Records, collaboratore di Pj Harvey, maestro d’orchestra a Sanremo) e Yakamoto Kotzuga, (compositore, produttore e sound designer veneziano).
Mercoledì 16 novembre, spazio a veri “diavoli” della filiera musicale: promoter, organizzatori di eventi e gestori di club, come Simone Fogliata (Anfiteatro del Venda, Parco della Musica), Enrico Bettinello (direttore artistico, docente, autore per il Giornale della Musica e membro del board di Europe Jazz Network), Chris Angiolini (Bronson).
Mercoledì 23 novembre, giornalisti, scrittori e autori radiofonici: con Claudia Durastanti, Antonia Tessitore, Marco De Vidi.
All’Hybrid si conclude infine con i professionisti di musica e immagini: mercoledì 30 novembre spazio a Ilaria Magliocchetti Lombi (fotografa), Furio Ganz (video artist), Marcello Dalla Puppa (videomaker).
L’universo stratificato del fare musica, le sue implicazioni culturali, l’evoluzione del mercato, raccontati in presa diretta per scoprire il mondo delle sette e note e la sua filiera complessa.
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