Mestre, le Iene «smascherano» Puliesp

Contestata la pulizia dei pozzi neri, l'assessore Bettin attiva i vigili
L’intervista a Maguolo (a destra)
L’intervista a Maguolo (a destra)
MESTRE. Le Iene sbarcano a Mestre per «smascherare» una ditta di espurgo pozzi neri e toccherà adesso alla Polizia municipale accertare i fatti. Succede che il noto programma di Italia 1, nella puntata di mercoledì sera, ha messo in onda un servizio che ha riguardato la Puliesp, azienda le più grandi del veneziano e con sede a Marghera. Pochi minuti di servizio nei quali emerge il pedinamento a telecamere nascoste di una autobotte lungo le vie mestrine. Sotto accusa è finito l'intervento eseguito ai pozzi neri di un condominio di via Verdi. Il personale esegue l'operazione di routine, aspira nell'autobotte con un tubo il contenuto del pozzo intasato, e dopo poco - attraverso un cambio di collettore - immette nuovamente il liquido nella vasca.


Operazione contestata dal programma, secondo il quale in questo modo ci sarebbe una truffa verso il privato e il mancato conferimento del liquame al depuratore di Fusina. Una vicenda che fa tornare in mente le autobotti che, anni fa, sversavano i liquami fognari nei canali adiacenti l'oasi Lipu a Gaggio di Marcon. Sempre dalle immagini, i titolari della Puliesp sembrano perfino ammettere le colpe incalzati dall'autore del servizio. Una vicenda che ieri ha visto l'assessore all'Ambiente prendere una posizione netta. «Se quanto ho visto corrisponde al vero, ha del clamoroso - dice Gianfranco Bettin - Una cosa per la quale la stessa Procura dovrebbe attivarsi da sola, ma su cui interverremo. Non intendiamo permettere a nessuno di farla franca se colpevole. Saremmo di fronte a un gravisso reato ambientale, qualora anche fossero stati utilizzati i tombini della rete fognaria per smaltire i fanghi, altrimenti si profilerebbe comunque la truffa ai danni del privato. Chiederò l'intervento del Nucleo ambientale della Polizia municipale e, nel caso, anche della stessa Procura. Dovranno essere avviate tutte le verifiche del caso per tutelare i cittadini».


Dalla Puliesp, l'amministratore Alessandro Maguolo respinge ogni accusa. «Si tratta di un servizio montato a regola d'arte per attaccarci, tanto è vero che non ci sono i passaggi nei quali spieghiamo come sono andate le cose. Tuttavia non intendiamo chiedere l'acquisizione delle immagini. Ripreso nel video c'era anche l'amministratore del condominio, perchè eravamo lì per testare la vasca dal momento che già tre volte si era intervenuti perchè non scaricava bene. Ad ogni modo le immagini sono del marzo scorso, e la nostra attività è perfettamente tracciabile. Quel giorno avevamo già eseguito due conferimenti al depuratore di Fusina. Siamo pronti a mettere a disposizione tutti i nostri registri».

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