Mestre, ladri acrobati scatenati decine di case svaligiate

MESTRE. Non passa giorno che a Carpenedo, Favaro e nella vicina Bissuola non ci siano degli appartamenti depredati da ladri. Nell’ultima settimana ci sono stati almeno undici appartamenti visitati dai ladri. Predoni che non guardano alla consistenza del bottino, Portano via tutto quello che trovano e che secondo loro può essere di valore. Addirittura come nell’abitazione dell’ex assessore regioanle Renato Chisso, dove oltre a rubare i gioielli della moglie si sono portati via pure le sue medicine e un termometro per misurare la febbre.
In questo ultimo mese, al commissariato di via Ca’ Rossa, la media è di un furto denunciato, al giorno. In tutte le vie di Carpenedo c’è stato un colpo, si devono aggiungere poi quelli di via Ca’ Solaro, via Scolmatore, via Fornoni, viale Vespucci, via Rielta, via Pasqualigo e via Ca’ Solaro. La gran parte sono avvenuti in appartamenti al secondo e terzo piano. In molte denunce è stato spiegato che i ladri sono entrati dalle porte finestre dei terrazzini. Per raggiungere i piani alti dei palazzi i ladri si arrampicano salendo da un poggiolo all’altro o utilizzando le grondaie. In almeno due casi, a Favaro, i vicini di casa dell’abitazione presa di mira hanno visto i ladri mentre salivano sul poggiolo, Ladri che una volta scoperti hanno desistiti e sono scappati. Considerata l’agilità raccontata dai testimoni, i malviventi devono essere giovani. Il modus operandi per entrare nella gran parte degli appartamenti ai piani alti è sempre lo stesso, Per forzare la portafinestra i ladri praticano due fori all’altezza della maniglia e poi con un cacciavite aprono l’ingranaggio. Poche le tracce lasciate sui luoghi dei furti. E in tutti gli appartamenti dove sono entrati hanno portato via qualsiasi cosa che all’apparenza avesse valore.
I ladri entrano in azione nel tardo pomeriggio tra le 18.30 e le 19.30. In alcuni casi hanno agito anche con le persone all’interno. Stando ai racconti fatti alle forze dell’ordine alcuni testimoni i predoni agiscono in due o tre. Quasi sicuramente in tre: un palo che copre le spalle agli altri due. Nessuno ha visto se una volta messo a segno il colpo i ladri si allontanano usando delle auto. Di certo scappano a piedi dal luogo del colpo. Stando agli elementi forniti alla polizia la banda che sta imperversando dovrebbe essere composta da giovani dell’est Europa. I bottini variano dalle poche centinaia di euro a cifre ben superiori che sfiorano i nove-diecimila euro.
La gente esasperata su più di un gruppo social c’è qualcuno che propone di dar vita a ronde per controllare la zona. Ronde in azione di sera e giorno in quanto vengono segnalati nomadi che suonano i campanelli con scuse varie, in particolare pere controllare se in casa c’è qualcuno o per farsi aprire dagli anziani. Il tam-tam corre soprattutto sulla pagina Facebook “Sei di Favaro se”. Pagina che ospita anche le segnalazioni e il passaparola sulla presenza di persone sospette a tutte le ore del giorno e della notte.
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